L'incontro ravvicinato - cercato o casuale - tra umani e qualsiasi altro mammifero marino "travestito" da pesce, sia che si tratti di una minuscola Stenella, o di una gigantesca balenottera, è sempre qualcosa di emozionante, spesso un gioco.
A tratti, per esemplari intelligenti (con più di una riserva però se si parla dei Sapiens) di specie diverse, ma che navigano respirando la stessa aria, è un riconoscersi, forse perfino un recepire ancestrali messaggi di fratellanza.
Ma, per i mammiferi bipedi che poi tornano a dipanare a terra la loro esistenza, è opportuno che questi affascinanti contatti siano occasione per riflettere, per rendersi conto che la madre di tutte le guerre che, ineluttabilmente, c'è da muovere, è quella della salvaguardia del pianeta azzurro.
Causa più nobile gli umani non potrebbero trovarla, più concreto interesse per loro e tutte le specie non c'è.
I figli dei figli dei figli dei cetacei filanti e quelli dei Sapiens dovranno tornare ad avere modo di incontrarsi nelle acque dell'Elba o in quelle di uno qualsiasi dei sette mari.
Riproponiano le splendide immagini girate nella giornata di ieri (28 ottobre) nel golfo di Portoferraio da Gabriele Avanti.