Prima di esprimere il mio pensiero, urge sgombrare subito il campo da equivoci ed accostamenti della mia persona a tesi che non condivido, quando non ritengo vere e proprie manifestazioni di folklore e nulla più. La prima cosa che chiedo è di non accostarmi, a rischio di rendervi ridicoli, alle tesi della Terra piatta in quanto chi scrive è astrofilo dall'età di 8 anni e sul finire degli anni '90 ha fondato insieme ad altri soci l'Associazione Astrofili Elbani, all'interno della quale ha attivamente contribuito, dal 1998 al 2018 (essendo poi trasferitosi a Livorno nel corso dello stesso anno) alla divulgazione delle scienze astronomiche sul territorio insulare (e non solo) al pubblico in generale e a scolaresche di ogni ordine e grado, locali e del continente. Va da sè, credo nella scienza e nel metodo scientifico, quale modalità tipica con cui la scienza stessa procede per raggiungere una conoscenza della realtà fisica, oggettiva, affidabile, verificabile e condivisibile. Non credo che gli alieni siano fra di noi (almeno, finora non ne ho conosciuti ma dovesse capitarmi vi faccio un fischio), non credo nell'acqua di Lourdes ma nei rimedi omeopatici sì, molto semplicemente perchè i secondi ho inziato ad utilizzarli un po' di anni fa, spesso da soli, altre volte come terapia complementare ad una terapia principale di tipo allopatico, sempre su prescrizione di medici laureati con specializzazione in omeopatia, avendo risultati talvolta eclatanti, non certo frutto dell'immaginazione o del cosìddetto effetto placebo. Non sono complottista a prescindere e soprattutto non sono negazionista, almeno nell'accezione originale di tale termine, indicante chi nega la realtà della Shoa.
Entrando nel merito dell'intervento di Diritto Rovescio, viene riportata la questione dei vaccini e del modo in cui è stata affrontata l'emergenza Covid in Italia. In riferimento a ciò si tira in ballo la questione della Democrazia, la quale nel modello di Diritto Rovescio diventa mero appiattimento ed acritico consenso a qualsiasi tipo di decisione venga presa dal governo e dai vari ministeri, nel caso specifico dal ministero della sanità, solamente in virtù dell'ipotesi che "sicuramente al ministero c'è gente che ne sa più di me" (cit.). A parte il fatto che la democrazia prevede o dovrebbe prevedere normalmente il dissenso, il dibattito anche aspro, duro, sempre nei limiti delle legalità, portato avanti sia individualmente che nelle forme associative e nei modi previsti dalla Costituzione, fra posizioni diverse e che prevedano decisioni importanti e cruciali da prendere a livello politico su argomenti che interessano, riguardano e coinvolgono la collettività tutta come la sfera del singolo individuo, a parte tutto questo, dicevo, mi viene il dubbio che Diritto e Rovescio, sulla base della sua tesi, durante il ventennio fascista forse non avrebbe avversato la promulgazione e l'applicazione delle Leggi razziali e la conseguente deportazione da parte del governo di Mussolini di migliaia di ebrei italiani verso i campi di concentramento, in ossequio al principio per cui "al ministero sicuramente c'è chi ne sa più di me" A parte l'estremizzazione da me operata in riferimento alla tesi sopra riportata, si obietterà che in riferimento a quelle Leggi e alla loro applicazione subito, chiunque, avrebbe riconosciuto l'errore tragico che il governo stava commettendo, ma in realtà non sembra allora sia stato così semplice in quanto all'epoca scienziati, rettori di università, giuristi, ecc. anche qua in Italia avallarono le strampalate tesi sulla supremazia della razza bianca e ariana, per cui alla maggioranza della popolazione allora sembrò normale adottare tali provvedimenti, in ossequio al principio testè enunciato da Diritto e Rovescio. Al giorno d'oggi non si pretende di esercitare la democrazia come nell'antica Atene, dove tale forma di governo è nata, ma perlomeno il popolo, correttamente informato e pienamente consapevole delle conseguenze di determinate scelte prese a livello politico, dovrebbe avere la prerogativa ed il compito morale di controllare l'attività di chi governa e ove necessario protestare e contestare nelle sedi idonee per talune scelte, nel caso queste non rispondano in pieno a criteri veramente scientifici e al principio del bene comune e individuale, e mi sembra che al riguardo il caso attuale del rigassificatore di Piombino dovrebbe insegnare qualcosa (ma sicuramente anche ai ministeri della transizione ecologica e dello sviluppo "c'è chi ne sa più di me").
Nel caso della gestione dell'emergenza sanitaria, non sempre le strategie adottate sono apparse così scientificamente fondate e inoppugnabili, quando non viziate da veri e propri conflitti di interesse da parte dei vari organi e comitati tecnico scientifici all'uopo formatisi. Al riguardo i conflitti d'interesse venuti a galla per alcune virostar nostrali e per esponenti di spicco del comitato tecnico scientifico non sono mai stati dichiarati dagli stessi interessati, cosa gravissima in un Paese che dicasi civile e che già solo per questo espone tutte le strategie adottate all'ombra del dubbio in riferimento alla correttezza e buona fede di chi quelle scelte le ha promosse e infine fatte imporre; negli Stati Uniti ad esempio se un medico o uno scienziato in generale, va in Tv o pubblica un articolo o uno studio (ad esempio su Pubmed) dove espone le proprie tesi e teorie e non dichiara un eventuale conflitto d'interesse, qualora scoperto puo' essere passibile di denuncia e condanna in sede penale.
Sull'opportunità di adottare campagne vaccinali ad alzo zero, con medici terrorizzati dal ministero della sanità all'idea di rilasciare regolari esenzioni da vaccino per condizioni patologiche anche gravi, si può e si deve discutere ad oltranza al fine di non ripetere gli errori che sono stati fatti e che continuano ad essere fatti. Stiamo parlando dell'inoculazione di sieri per lo più genici e sperimentali, con una sperimentazione di pochi mesi alle spalle prima di essere stati immessi in commercio, senza studi su cancerogenicità, genotossicità, effetti in gravidanza, effetti su neonati ed effetti su patologie autoimmuni in corso di trattamento con farmaci immunosoppressori. L'unico studio serio fin qui prodotto su un eventuale genotossicità, circa un anno fa o meno, è quello del Dipartimento di scienze cliniche dell'Università di Lund, Svezia, nel quale è stato indagato l'ingresso dell'mRNA del vaccino Pfizer nel nucleo di cellule epatiche in vitro e da qui la trascrizione inversa dello stesso mRNA nel Dna di dette cellule; le prove riportate dai ricercatori di tale studio non sono definitive ma a detta degli stessi, certo meritevoli di essere approfondite ed auspicabili di ulteriori studi, adombrando il dubbio quindi che forse qualche ragione i medici freevax la avevano al riguardo. Nel frattempo un ondata di miocarditi, pericarditi, accidenti cardiovascolari, disturbi neurologici gravi e morti improvvise hanno colpito la popolazione in corrispondenza del pieno della campagna vaccinale. Il più eclatante qua in Italia, solo perchè trattato anche dal main stream, è stato quello della giovane Camilla Canepa in Liguria, deceduta in seguito alla prima dose di vaccino, somministrato durante un open day vaccinale per i giovani in quella regione. Ma quello di Camilla è solo uno fra i tanti decessi registrati in seguito alle vaccinazioni e ai danni, anche gravi e talvolta irreversibili, conseguiti da tanti giovani e da tanti sportivi, anche professionisti e famosi (su tutti il calciatore Ken Aguero). Per evitare o comunque minimizzare i danni da vaccino, chi ha organizzato questa campagna vaccinale, avrebbe dovuto prevedere - la buona scienza insegna - come minimo l'esecuzione di un tampone e di analisi del sangue per la ricerca di anticorpi anti-covid risultanti da una eventuale precedente infezione prima di procedere individualmente all'inoculazione, per determinare se l'inoculando fosse gia positivo al covid, asintomatico, ma positivo, o avesse gia sufficienti anticorpi eventualmente prodotti grazie ad una pregressa infezione asintomatica, in tali casi evitando la vaccinazione sul momento e rimandandola casomai in futuro. Abbiamo inoculato giovani e bambini per i quali i rischi per danno da vaccino erano superiori ai benefici e ai rischi derivanti dall'infezione naturale, cosa che in altri Paesi è stata "non consigliata" quando non caldamente sconsigliata. In altri Paesi, su tutti Austria e Germania, i danni da vaccino sono presi in seria considerazione e trattati per quello che sono, mentre qua in Italia i medici del SSN e le nostre istituzioni hanno deciso, su basi scientifiche ZERO, di trattare la maggior parte delle persone danneggiate semplicemente come troppo ansiose, prescrivendoli visite da psicologi e psichiatri e farmaci anti depressivi. Per tutte queste persone non posso che provare umana comprensione e vicinanza, so cosa stanno provando, avendone avuto esperienza non personalmente ma tramite la storia molto simile della mia compagna, pesantemente danneggiata anni fa, quando ancora non ci conoscevamo, per un iniezione di Enantone, assunto per contrastare l'Endometriosi da cui era ed è tuttora affetta, Endometriosi che in seguito ha curato e tenuto sotto controllo grazie a terapie non convenzionali come omotossicologia e ossigeno ozono terapia. La scienza medica purtroppo, in virtù della peculiarità del proprio oggetto di studio - il corpo umano ed il suo funzionamento - non è una scienza esatta alla stregua delle scienze matematiche, della fisica o della chimica, essendo ogni individuo, fatte salve certe caratteristiche comuni un po a tutti, un universo a sè soprattutto in riferimento alle risposte che l'organismo produce in seguito al contatto, alla inalazione e ingestione delle varie sostanze con cui ha interazione. In virtù di ciò anche la pratica vaccinale dovrebbe andare sempre più in direzione dei dettami della cosìddetta Medicina Personalizzata - di cui l'ISS già da qualche anno ha prodotto alcune linee guida - che prevede la somministrazione mirata dei diversi principi attivi afferenti ad una stessa classe di farmaci sulla base del profilo genetico individuale; questo è anche l'auspicio del dr. Gregory Polland, esperto in vaccinomica ed avversomica e direttore della rivista "Vaccination", una delle piu importanti del settore,. Tornando alla pandemia, come avremmo potuto combatterla, con quali mezzi, se non alternativi, perlomeno complementari alla pratica vaccinale, la quale, secondo alcuni eminenti scienziati, sarebbe dovuta essere riservata a casi particolari e alla fascia d'età più avanzata, quella degli anziani? Forse lasciando fare ai medici di base quello che hanno sempre fatto e per il quale hanno tanto studiato? Cioè curare a domicilio e precocemente i propri pazienti, di persona o per telefono, prescrivendo i farmaci all'uopo necessari (antiinfiammatori, antibiotici, vitamina D, assistenza respiratoria ove necessario, idrossiclorochina), cure domiciliari che applicate sul campo da subito hanno dimostrato di essere efficaci nella risoluzione dei sintomi della malattia e quindi nel ridurre del 70 - 80% (dati ippocrate.org) l'aggravamento e la conseguente ospedalizzazione dei pazienti, inoltre nel caso il paziente giunga in ospedale nonostante le cure domiciliari, curarlo con plasma iperimmune (vi siete già dimenticati del caso del sig. Bonistalli?) o con anticorpi monoclonali, altro che tachipirina e vigile attesa. Vi chiedo, vete mai sentito o visto "curare" una polmonite con tachipirina e vigile attesa? Secondo voi come evolverebbe una polmonite "curata" semplicemente non curandola? Qua di seguito uno dei tanti contributi che avrei potuto allegare al riguardo: https://ilmanifesto.it/il-medico-di-nembro-covid-la-cura-nella-medicina-di-base-i-miei-pazienti-tutti-vivi. Insomma le cose da sapere e di cui essere consapevoli riguardo alle questioni qua trattate sono tante e mi rendo conto che non tutti hanno il tempo o la voglia o l'interesse ad approfondirle, spesso ci si arrende o ci si giustifica asserendo che "tanto al ministero ci sono persone che ne capiscono più di me", ma credo che ogni individuo abbia la capacità di farsi perlomeno un idea delle cose che lo riguardano, soprattutto circa la propria salute, leggendo, informandosi, studiando, chiedendo non solo al proprio medico ma anche ad altri professionisti del settore; personalmente non ho mai affidato la mia conoscenza a "qualche articolo sul web (scritto non si sa da chi e con quali dati scientifici)" ma alla lettura approfondita di libri, certo di taglio divulgativo ma scritti da esperti qualificati del campo, e ai dialoghi con medici e professori (uno su tutti, il compianto prof. Giuseppe Genovesi). Non potendomi dilungare oltre su questioni veramente importanti riguardo ai vaccini in generale, altresì consiglio caldamente la lettura in particolare di un libro (ce ne sarebbero invero anche molti altri da consultare), di taglio freevax ovviamente, in base alla quale chiunque potrà dotarsi di una chiave interpretativa diversa rispetto a quella che è stata la storia delle malattie infettive dal 1800 ad oggi, le loro cause, i vaccini all'uopo prodotti per contrastarle ed i cambiamenti epocali circa igiene pubblica e individuale, alimentazione, potabilizzazione delle acque ad uso umano e animale, condizioni abitative e di lavoro, istruzione, ecc. che hanno interessato ad iniziare più o meno dagli albori del XX secolo le società occidentali ed il ruolo che questi cambiamenti profondi hanno avuto nel debellare o ridurre notevolmente la diffuzione e la pericolosità delle malattie infettive. Di seguito il link del libro: https://www.leoneverde.it/prodotto/malattie-vaccini-e-la-storia-dimenticata/
Andrea Isolani
Caro Andrea
Ho scritto che non avrei aggiunto un rigo sulla questione e tengo il punto, non entrando nel merito e nei contenuti della querelle, limitandomi solo ad osservare che:
a) Hai usato "appena" 2080 parole (13.767 battute) per commentare e contestare quanto DirittoRovescio aveva espresso in 280 parole (1646 battute), di ragionamenti comprensibili e - per me - condivisibili. Orbene, non solo la verbosità non è una virtù, e tantomeno garantisce di aver ragione, ma come afferma Berthold Brecht:"E' la semplicità che è difficile a farsi"
b) L' O.M.S. (che vale scientificamente, come massima autorità planetaria, assai di più di tutti le istituzioni ed esperti che citi messi insieme) ha appena dichiarato che i vaccini hanno salvato centinaia di migliaia di vite umane su scala mondiale ed almeno decine di migliaia in Italia. Punto. Lasciami pensare che il resto sia "fuffa", anche se lo affermano i santoni di Bioblù-Mi piaci tu.
c) Visto che ti stimo assai di più come astrofilo che come epidemiologo, ti lascio con un'altra citazione brechtiana; così, a fallibile memoria dal "Galileo": "Non posso calcolare le traiettorie dei corpi celesti spiegando parimenti i voli delle streghe sui manici di scopa, e la somma degli angoli interni di un triangolo non può variare a seconda degli interessi della Sacra Curia"
sergio