Su segnalazione di un amico, un po’ stupito per l’aspetto dell’animale, che a suo dire rassomigliava ad un pinguino e che mi richiedeva di identificarlo, sono andato questa mattina sulla spiaggia di Norsi a ricercarne il piccolo cadavere, risultato poi essere quello di una Gazza marina.
Io stesso non ne avevo mai viste, non è una presenza così frequente, anche se un esiguo numero di questi migratori, che vivono nelle coste del nord atlantico europeo, da un po’ di tempo si spinge sulle nostre coste. Ma quest’anno, forse a causa di particolari eventi tempestosi, durante i loro spostamenti sono stati “dirottati” in gran numero sulle coste nazionali, giù fino al sud Italia, forse le tempeste atlantiche le hanno spinte fuori dalle loro rotte classiche di migrazione.
Numerosi sono stati gli avvistamenti di questo volatile, un po’ da tutte le regioni tirreniche: Sardegna, Calabria, Lazio e, naturalmente Toscana.
Già nei giorni scorsi, durante le intense perturbazioni che hanno flagellato anche l’Elba, avevo ricevuto un'“allerta” su possibili osservazioni, ma fino ad oggi non ero stato capace di vederne alcuna.
Mio malgrado e con grande disappunto, ho dovuto recuperarne un esemplare deceduto, forse sfinito dal lungo viaggio e dalle brutte condizioni marine che anche qui da noi ha trovato. Probabilmente saranno fatte indagini per escludere la possibilità di un qualche contagio, tipo aviaria.
L’esemplare è stato preso in carico dai soci della WBA (World Biodiversity Association) e portato presso il NatLab di Forte Inglese a Portoferraio, dove sarà opportunamente conservato, in attesa di essere consegnato a chi di competenza.
Le Gazze marine (Alca torda) non hanno niente a che vedere con le più famose e assolutamente terrestri “Gazze ladre (Pica pica)” che da qualche tempo sono “sbarcate” anche all’Elba. Sono uccelli acquatici marini, con una livrea bianco-nera, becco nero e zampe palmate, anch’esse nere, poste in posizione arretrata. Molto graziose, in effetti la loro forma ricorda proprio quella di un piccolo pinguino, nuotano e si immergono in profondità, hanno un indole socievole ma non devono assolutamente essere disturbate.
Roberto Barsaglini