Scrivere in questo messaggio su quello che è accaduto fin dai primi lavori di costruzione del dissalatore appare del tutto pleonastico visto e considerato che tutti i media locali riportano fior di affermazioni dell’assurdità esecutive dei lavori in corso nella spiaggia del Lido di Capoliveri. Personalmente ritengo incredibile la costruzione di un percorso stradale costituito da elementi di plastica appoggiati direttamente sulla sabbia e collegati tra di loro da catene in acciaio. Invece questo manufatto sembrerebbe proprio fatto in questo modo e, presenti le inusitate catene in acciaio , per ben due volte in pochi giorni danneggiato da un mare minaccioso ma non eccezionalissimo.
Pertanto mi limiterò soltanto ad una constatazione molto amara. Non esiste nessun mezzo perché delle osservazioni, confermate da avvenimenti postumi e reali vengano qualche volta prese in considerazione.
Per esempio nel caso di cui sopra il sottoscritto è da tempo che segnala l’opportunità di eseguire la condotta che dal mare porterà l’acqua fino al dissalatore mediante trivellazione del sottosuolo con cui si libererebbe la spiaggia dalla dannosa presenza dell’impianto di sollevamento e non si toccherebbero le strade esistenti.
Quello che vorrei ripetere è il fatto che nella costruzione delle opere acquedottistiche dell’Elba si usa non transigere mai dai progetti già fatti anche quando, come accaduto nella costruzione del laghetto Condotto che giace inutilizzato nella stessa misura da me prevista anticipatamente ed anche nella costruzione della strada in parola danneggiata per due volte, i difetti preconizzati poi in sede esecutiva appaiono nella loro effettiva pessima attuazione.
In questo caso tratterei della modalità di rimineralizzazione dell’acqua distillata che uscirà dal dissalatore. Nel progetto e nelle ripetute conferme dell’Ente progettuale / costruttore viene precisata una modalità eccezionale, così come eccezionale è stata la pavimentazione della spiaggia prima citata, poiché quella delicatissima operazione di mineralizzazione non verrà fatta come stabilito dalla tecnica di potabilizzazione dell’acqua ma invece "sic e sempliciter" mescolandola con l’acqua dei pozzi esistenti poiché, come detto ufficialmente dai progettisti , quell’acqua è già salata di suo.
Affermo qui che questo è un errore ben più grave di quello appena commesso nella strada della spiaggia, poiché quando il dissalatore sarà finito e verrà immessa in rete l’acqua dei pozzi esistenti succederanno i problemi più impensabili , gravi e relativi non solo alla qualità dell’acqua che verrà bevuta dagli elbani ma sarà la vecchia rete dell'acquedotto a correre rischi gravissimi che verranno alla luce dopo qualche mese dall’inizio della rimineralizzazione.
Anche questa segnalazione, già da me riportata più e più volte, è destinata al nulla perché questa è la norma elbana.
Marcello Meneghin