Il contestato impianto di nave rigassificatrice da 170.000 metri cubi deciso da Governo e Regione Toscana, in attesa di una nuova riunione del Tar del Lazio (primi di marzo) sul merito della scelta non sottoposta per decreto governativo alla usuale Valutazione di Impatto Ambientale (V.I.A.) sulla sicurezza, continua a fare parlare di sè.
Da un lato l'atteso convegno "C'È PUZZA DI GAS" di Legambiente Toscana di venerdì 3 febbraio (dalle 16e30 presso il Centro Giovani di Piombino) per sottolineare l'assurdità del continuo ricorso (non necessario oltre che sbagliato) alle fonti fossili, dall'altro l'avvio, da parte della Capitaneria, dell'istruttoria a valle dell’autorizzazione alla realizzazione del nuovo impianto galleggiante, con l' obbligo di accompagnamento di tre o quattro mezzi rimorchiatori (a seconda delle condizioni meteomarine e della lunghezza) per le navi metaniere che faranno la spola nelle acque del canale e del porto per rifornire continuamente la Golar Tundra ormeggiata nel porto.
CR