Muoversi in pellegrinaggio, spesso scalzi nonostante l’aspra stagione, per rivolgere una preghiera ai propri cari. Salire fino al Santuario, passando davanti alle stazioni della Via Crucis, ed entrare nell’antichissimo edificio per alleviare il cuore da certe preoccupazioni: l’eremo della Madonna del Monte, situato nei pressi di Marciana, racchiude nella sua storia questi gesti tanto sacri quanto spontanei. Rappresenta il legame che il territorio dell’Isola d’Elba, Riserva di Biosfera MAB Unesco Isole di Toscana, ha con la tradizione religiosa. La nostra Young Reporter Angelica Ricci ci racconta i valori che l’uomo ha con questo particolare luogo.
Tra storia e leggenda
Il Santuario della Madonna del Monte si trova nelle vicinanze di Marciana e del Monte Giove, a qualche centinaio di metri, 627, sul livello del mare. Per arrivarvi si deve intraprendere un sentiero di pochi chilometri, immerso nel verde ed affiancato da 14 tabernacoli, decorati con immagini della Via Crucis. Fu costruito durante il XII secolo e ampliato successivamente, come si può notare osservando lo stemma presente sulla fiancata destra dell’edificio. Apparteneva, infatti, alla casata del mecenate che nel XVII secolo fece abbellire la costruzione dai Pisani. Nello stesso periodo fu costruita anche l’esedra, decorata con tre mascheroni di marmo da cui sgorga ancora oggi l’acqua del Monte Giove. Solo intorno al 1900, però, venne costruito il campanile.
Riguardo alla creazione di questo luogo magico, immerso in un bosco di castagni, sono state tramandate diverse leggende. La più famosa racconta che dopo il ritrovamento di un masso con dipinto il volto della Vergine Maria alcuni abitanti di Marciana decisero di portarlo con loro. Sulla strada del ritorno, nei pressi del paese, sorpresi dalla sacra scoperta, decisero di erigere un Santuario e di dedicarlo proprio alla Maria Vergine. La mattina seguente, però, si accorsero che la roccia, come per miracolo, era apparsa nuovamente nel luogo in cui era stata trovata il giorno prima. Proprio lì oggi si erge il Santuario della Madonna del Monte.
Il soggiorno di Napoleone Bonaparte
Di grande rilievo, sia storico che sociale, è la permanenza dell‘Imperatore francese Napoleone Bonaparte nell’estate del 1814. Egli risiedette nel romitorio, piccolo edificio a destra del Santuario, insieme alla propria amante. Scelse questo luogo per diverse motivazioni strategiche: all’inizio del 1804 venne installata presso il masso dell’Aquila, facilmente raggiungibile da lì, una postazione francese del telegrafo che permetteva comunicazione a lungo raggio. Inoltre, avendo visibilità su Piombino, Livorno e Capo Corso aveva la possibilità di tenere sotto controllo il mare che circonda l’isola. A testimonianza della sua permanenza vi è una targa, posta proprio sul muro del romitorio, e il racconto di Gabriele d’Annunzio: “Il compagno dagli occhi senza cigli”.
Importanza odierna
Questo luogo sacro ha lasciato un grande segno nella memoria locale, ma non solo, coinvolge anche numerosi turisti. Il 15 agosto di ogni anno un pellegrinaggio parte da Marciana per raggiungere il Santuario della Madonna del Monte. In aggiunta, nel 2013 il Parco Nazionale Arcipelago Toscano ha inaugurato, con l’aiuto del comune di Marciana, un percorso escursionistico incentrato sulla scoperta delle caratteristiche formazioni rocciose erose come l’Aquila, sopra citata, e lo Scarabeo. Il legame che la tradizione popolare e la storia elbana hanno intrecciato diventa indissolubile e tramandato negli anni con grande amore e dedizione.
Angelica Ricci della Redazione Young Reporter