E' stata una performance straordinaria per lucentezza, quella del satellite che è sorto levandosi sui bastioni e sulla città di Cosimo nella notte di Santo Stefano.
Una luna - messa a nudo dall'obbiettivo di Gian Carlo Diversi - che ha iniziato a risplendere in un cielo eccezionalmente pulito, terso.
Selene, col suo pacifico brillare, sembra quasi aver voluto accendere - nel globale - raggi di speranza per un mondo devastato dalla crudeltà, e nel piccolo, nel contenuto di un'Isola, proporsi ad una comunità piegata da un'ultima prematura scomparsa, come la luce di un un consolatore faro votivo.
sr