Presentato nell’autunno del 2021, entra adesso nel vivo il progetto per realizzare un moderno impianto di fitodepurazione nell’isola di Gorgona, dove la presenza del carcere si unisce a quella del Parco nazionale dell’Arcipelago toscano.
Nel Palazzo comunale di Livorno è stato annunciato il 29 gennaio che Asa, il gestore del servizio idrico integrato locale nonché il soggetto attuatore del Progetto Gorgona, pubblicherà il 1 febbraio la manifestazione d’interesse volta a individuare l’operatore economico cui saranno affidare i lavori relativi all’ammodernamento dell’impianto di fitodepurazione: in caso di assunzione dei detenuti presenti sull’isola, ci saranno specifiche premialità.
«Voglio ricordare che l’isola è un quartiere della città – ha sottolineato il sindaco di Livorno, Luca Salvetti, parlando del progetto – Nel tempo sono stati diversi i momenti in cui Gorgona è stata attenzionata e al centro di progettualità che guardano all’ambiente e alla sostenibilità. In questo luogo, con tutte le sue peculiarità, tutte le sue problematicità, accadono cose significative e belle».
Sull’isola di Gorgona è in corso di realizzazione, infatti, un innovativo sistema depurativo delle acque reflue, oltre ad un intervento di produzione di energia da fonti rinnovabili a copertura dei consumi energetici dell’impianto di fitodepurazione che punta a far diventare l’isola autosufficiente e green.
Per la realizzazione di questi interventi innovativi, Comune di Livorno, Asa e Amministrazione penitenziaria hanno ottenuto un finanziamento di circa 700 mila euro dal Fondo per gli investimenti nelle isole minori del dipartimento per gli Affari regionali e le autonomie della presidenza del Consiglio.
In particolare, l’infrastruttura che sarà realizzata prevede il recupero delle acque reflue per produrre acqua per irrigare e allo stesso tempo recuperare i nutrienti da utilizzare come compost. In questo modo su Gorgona viene riproposta un’esperienza che ha già visto protagonista Asa nell’ambito del progetto europeo “Hydrousa” nell’isola greca di Lesvos.
«Voglio ringraziare l’Amministrazione comunale per la vicinanza dimostrata, una sensibilità che finalmente fa parlare di Gorgona, ma anche del carcere di Livorno, come facenti parte a tutto tondo del territorio cittadino. Per quanto riguarda questi progetti – ha dichiarato Perla Macelloni per la Casa circondariale di Livorno – Gorgona prova ad essere un luogo dove si possono sperimentare progetti di sostenibilità ambientale fondamentali anche dal punto di vista di creare in concreto occasioni di lavoro per i detenuti che siano poi formazioni professionali spendibili al momento del rientro in società».