Ordunque, dopo la parentesi vacanziera indiana, è tempo di finirla coi rimpianti e “rassegnarsi” al rientro. Così, approfittando della bella giornata e del clima mite e ritrovata la mia reflex (che con grande rimpianto non mi ero portato in vacanza, ripiegando sulla compatta), sono andato a farmi un giro nei luoghi che mi hanno sempre offerto belle inquadrature (naturalmente, sulla riuscita mi affido al Vostro giudizio…): il parco delle Terme a San Giovanni e la zona umida di Mola, presso l’Aula VerdeBlu “Giovanna Neri”.
Alle Terme alcune osservazioni di specie aviarie conosciute (pur sempre piacevoli): Germani e Papere in quantità, Gallinelle d’acqua, Ballerine bianche e gialle, Merli, Passeri e altri troppo rapidi da immortalare.
Ma, come sempre, Mola riesce a stupire un po’ di più: argomento scabroso, Serpenti!
Ricordo un articolo su Elbareport di qualche tempo fa, più precisamente un allarmato intervento di un signore che segnalava “la presenza di serpenti (sicuramente vipere)… un pericolosissimo crotalo alquanto minaccioso”… ma in realtà, anche questa volta, trattasi di innocuo Biacco (NDR "serpo bottaccio" per gli indigeni).
Approssimandomi ad attraversare il ponticello per andare a vedere cosa c’è in laguna, eccotelo li immobile al sole, sdraiato a riscaldarsi (penso), ma… qualcosa non mi torna: da lontano vedo un profilo incongruo e penso al peggio, ovvero che qualcuno gli abbia fatto la “festa”. Però il teleobiettivo sistema tutto: in realtà è lui che sta facendo “la festa” a una malcapitata rana (dal punto di vista del Biacco bencapitata…).
Si avverte della mia presenza e piano piano tenta di scivolare indietreggiando tra le doghe del ponticello, per cercare un posto sicuro per finire di ingoiare la preda e prepararsi alla lenta digestione, ma la testa non passa: la bocca è dilatata per la presenza della preda, e resta “incastrato”, mentre continua a tentare di ingurgitare la ranocchia. Reputo gli scatti sufficienti e decido di lasciarlo in pace, cambiando direzione in cerca di altri soggetti da fotografare.
Dopo una decina di minuti torno a controllare la situazione: ha cambiato tattica, è riuscito fuori e questa volta, con vari tentativi si ri-infila dalla testa e finalmente scompare sotto il ponticello. Buona digestione!
Roberto Barsaglini