I suoi soccorritori e custodi dicono che è "in terapia intensiva".
Salvare l'olivo marinese strappato da terra (in pessimo, non malo, modo) e ripiantato, per loro è diventata quasi una sfida un punto d'onore.
Per ora l'alberello se ne sta quieto, rapato e inzuppato, nella nuova sede.
Riusciranno i "defensores" a vedergli rimettere le foglie? Incrociamo le dita, anzi, i rami.
E.R.