Io ho più volte segnalato il mio parere negativo sulla possibilità di remineralizzare l’acqua distillata in uscita dal dissalatore non già con l’attrezzatura di cui sono normalmente dotato i desalinizzatori stessi ma invece tramite, nel caso del dissalatore di Mola, della mescolanza con l’acqua dei pozzi adiacenti perché da ASA considerati già dotati di tutti i componenti chimici necessari.
Ora, da parte della direzione di Elbareport, è stata invitata ASA stessa a contestare le mie supposizioni pubblicate, come detto, più volte.
A questo punto ritengo precisare il mio pensiero essendo sempre disposto a dichiararmi in errore quando ASA me lo avrà dimostrato con i dati sicuramente in suo possesso.
Nel frattempo ritengo opportuno dettagliare come segue le mie conoscenze ed opinioni riguardanti l’acqua dei pozzi esistenti a Mola.
La falda artesiana dalla quale detti pozzi prelevano acqua mediante pompa sommersa con un livello che definisco considerando il suo valore più alto e quello più basso.
Il primo caso si verifica quando siamo in periodo molto piovoso e le pompe sono ferme. Allora la falda artesiana assume il livello più alto il cui valore è sempre superiore al livello del mare. Si tratta di una circostanza nella quale, appunto per il fatto che la falda è più alta del mare, non esiste alcuna possibilità che l’acqua salina del mare entri nella falda e quindi quest’ultima non possiede affatto sali provenienti dal mare stesso.
Il caso opposto si ha quando siamo in periodo di siccità, particolarmente durante l’estate, e le pompe dei pozzi sono in moto. Allora la falda artesiana, sulla quale pescano i pozzi, scende molti metri più in basso del livello del mare ed ha luogo l’immissione in falda di un grande quantitativo di acqua salata. Questo fenomeno si è verificato alle volte in maniera così elevata da costringere la sospensione dell’uso di certi pozzi per la non potabilità dell’acqua per il troppo sale. Tra le due fasi estreme sopra indicate esistono mille casi intermedi caratterizzati da una variazione continua della salinità della falda artesiana. Quello che è certa è questa variabilità continua degli elementi chimici contenuti nella falda artesiana. Una caratteristica importante è il fatto che tale variazione, sempre presente, ha dei valori molto accentuati proprio durante l’estate (quando è più importante il desalinizzatore) per svariate motivazioni che vanno dalla siccità che spesso colpisce l’estate elbana e dal fatto che tutti i prelievi di falda sia pubblici che privati aumentano a dismisura d’estate provocando un abbassamento di falda molto notevole (in qualche zona elbana si sono anche avuti livelli di falda che hanno raggiunto la decina di metri sotto il mare).
La mia conclusione è semplice: agendo nel modo deciso da ASA non è possibile effettuare una valida rimineralizzazione.
Marcello Meneghin