Nonostante vi fossero diverse iniziative in concomitanza e il tempo incerto, la Festa delle Farfalle è stata nuovamente un grande successo e al 15esimo anniversario della realizzazione del Santuario della farfalle Ornella Casnati di Monte Perone hanno partecipato più di 150 persone (senza contate gli imbucati non iscritti e i trekkers che si sono fermati per uno spuntino o un bicchiere di vino).
Ed è stata una festa internazionale che ha visto la partecipazione di un folto gruppo di francesi, ma anche di olandesi, tedeschi, svizzeri e, per la prima volta, di due cinesi, tutti ancora una volta affascinati dalle farfalle e sbalorditi dalla bellezza della montagna elbana e dei suoi panorami marini che piano piano sono stati liberati dalle nuvole per rivelare colori intensi di un’isola che non smette mai di stupire.
I partecipanti alla passeggiata, compresi diversi bambini e cani felici, si sono divisi in gruppi per ascoltare gli entomologi dell’università di Firenze guidati da Leonardo Dapporto, il vicepresidente della World Biodivdersity Association Leonardo Forbicioni, le guide del Parco Nazionale e di Legambiente Arcipelago Toscano, in un trekking lento che è stato anche una lezione di scienza tra i cuscinetti spinosi della ginestra desoleana dai quali, più in alto, facevano capolino le rare viole dell’Elba e vicino strisciavano i fiordalisi del Capanne.
A salutare il frammentato corteo, prima timidamente e poi rese coraggiose dal sole, molte piccole farfalle, le corinne elbane, che hanno festeggiato anche loro questa forma singolare di protezione e conoscenza che ha attratto anche una troupe di Télévision française 1, il più importante canale televisivo francese che trasmetterà presto un lungo servizio sul santuario delle farfalle dell’Elba, la Festa e il grande lavoro scientifico, di conoscenza e di volontariato ambientale al quale ha dato il via.
Ad aspettare il ritorno dei camminatori al pratone di Monte perone c’erano micchette del forno del Poggio, cipolla di Patresi offerta da Vincenzo dell’Hotel Belmare, formaggio di capra del pastore di San Piero, acqua del Castagnone e vino dell’Arrighi e la festa si è trasformata in un picnic sotto l’ombra dei pini, allietati dalla splendida musica e dalle magnifiche voci dei Ravanatera.
«E’ stato tutto molto bello, bello e semplice come sappiamo fare noi del Cigno Verde – conclude soddisfatta la presidente di Legambiente Arcipelago Toscano Maria Frangioni – e i Ravanatera, con la loro musica che parla del passato e del futuro dell’Elba sono stati il colpo di genio finale di una Festa che era anche quella della Repubblica e dei suoi piccoli comuni. La festa deve essere stata seguita con piacere anche da lassù, visto che qualcuno ha prima liberato Monte Perone dalle nuvole e poi ha fatto piovere solo dopo che abbiamo smontato tutto. Grazie a tutte e a tutti per questa bella giornata».