Questa volta mamma tartaruga ha scelto il mare super-protetto di Pianosa per fare il suo primo nido del 2024 nell’Arcipelago Toscano. Infatti la mattina del 13 giugno, intorno alle 7,30, Vittorio Gnoato, un sacerdote in vacanza nell’ex Isola del Diavolo, mentre faceva una passeggiata, ha visto una massa scura sulla spiaggia di Cala Giovanna che si stava dirigendo verso il mare trasparente dell’Isola. Non è riuscita a fotografarla perché il rettile quando lo ha raggiunto era già sott’acqua e stava ritornando in mare aperto. Ma dietro di sé aveva lasciato sulla sabbia le inequivocabili tracce di una risalita e di una ridiscesa e l’impronta di una possibile nidificazione.
Il sito è stato subito messo in sicurezza dai soci dell’Associazione per la difesa dell’Isola di Pianosa che avevano da poco fatto un corso di riconoscimento delle tracce tenuto da alcuni esperti di Legambiente Arcipelago toscano. che dal 2018 collabora con il Parco Nazionale con il progetto “Elba isola delle tartarughe” e partecipa al LIFE internazionale TurtleNest.
E stamattina la responsabile del progetto, Isa Tonso è salpata per Pianosa per capire se la nidificazione avesse avuto successo. Al quarto tentativo di scavo è stato trovato un uovo e il nido è stato subito ricoperto e recintato definitivamente e ora verrà sorvegliato dell’Associazione per la difesa dell’Isola di Pianosa, dalle guide del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, dalle forze dell’Ordine presenti a Pianosa e da Legambiente, fino alla schiusa delle uova che sarà sicuramente uno spettacolo in un’isola di una bellezza mozzafiato.
Finora, nonostante le tartarughe frequentassero il mare e le enormi praterie sottomarina di Posidonia oceanica di Pianosa non si era avuto notizie di nidificazioni di Caretta caretta, quindi si tratta della prima nidificazione conosciuta sull’Isola, un evento eccezionale che premia il mare protetto con un altro gioiello di biodiversità.
Ma le tartarughe marine, che stanno nidificando in anticipo e sempre più a nord, ci parlano anche di un mare sempre più caldo e che va salvato dal cambiamento climatico e dalla perdita di biodiversità. Il nido di Pianosa è un nuovo segno di speranza che viene da una delle Isole dell’Arcipelago Toscano che prima dell’Istituzione del Parco Nazionale erano inaccessibili e che ora attirano visitatori attente e tartarughe in cerca di salvezza.
Mamma tartaruga, che è stata battezzata Vittoria dai volontari in onore del sacerdote che l’ha avvistata, sembra essere stata molto previdente e saggia. Infatti ha nidificato a 9 metri dalla battigia, facendosi praticamente largo tra la prima vegetazione dunale pioniera, e nel posto più riparato e sicuro di Cala Giovanna.
Isa Tonso ha commentato: «La stagione delle deposizioni del 2024, dopo quella record del 2023, nell’Arcipelago Toscano non poteva cominciare meglio e ringraziamo Don Vittorio per la segnalazione e gli amici dell’Associazione per la difesa dell’Isola di Pianosa per il magnifico lavoro fatto, i Carabinieri forestali per l’assistenza fornitaci e il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano per la preziosa collaborazione. Pianosa quest’anno avrà un’altra perla ambientale da mostrare ai suoi visitatori e tra 50/60 giorni il suo mare e le sue praterie sottomarine accoglieranno le tartarughine di Vittoria che diventeranno parte della sua splendida biodiversità».