Dal 1° giugno molte delle spiagge toscane sono monitorate tutti i giorni, nelle prime ore di luce, da numerosi volontari di associazioni ambientaliste (tra cui WWF, Legambiente e Tartamare), alla ricerca delle tracce che le femmine di tartaruga Caretta caretta lasciano sulla sabbia dopo essere uscite dall’acqua per deporre le uova.
Al momento sono stati registrati diversi tentativi di nidificazione lungo le nostre coste, isole comprese, e sono stati trovati 17 nidi.
Il dato eccezionale per questa estate 2024 è rappresentato dai 6 nidi a Cala Giovanna, unica spiaggia dell’Isola di Pianosa, costruiti tra il 13 giugno e il 22 luglio (poco più di un mese) e concentrati su 270 metri di spiaggia. In tre casi la femmina è stata vista sulla spiaggia al momento della deposizione delle uova, sempre di notte, tranne l’ultima volta, il 22 luglio scorso, quando la tartaruga è uscita dall’acqua in orario pomeridiano, in piena luce.
Da segnalare che, invece, sull’Isola d’Elba ad oggi non è stato registrato nessun nido, mentre lo scorso anno ne erano stati trovati 8 al termine della stagione.
Gli altri nidi sono dislocati, da Nord a Sud, 3 a Marina di Massa, 1 al Cinquale (Montignoso) e 1 a Forte dei Marmi, 1 a Roccamare (Castiglione della Pescaia) e, per la prima volta, 1 all’interno del Parco della Maremma, a Collelungo. A questi, che, per la parte apuo versiliese, sono all’interno di stabilimenti balneari, si devono aggiungere quelli Marina di Bibbona e Rimigliano (San Vincenzo), che sono stati “traslocati” per motivi di sicurezza in una zona più arretrata della stessa spiaggia e 2 nidi a Santa Lucia (Rosignano Marittimo), traslocati a Rimigliano.
Tutti i nidi sono stati opportunamente segnalati e recintati, posizionando anche reti antipredazione da parte di altri animali (cani, cinghiali, ecc.) e vengono monitorati sia da parte dei volontari sia attraverso data logger, per la registrazione in continuo della temperatura. Inoltre, su tre dei sei nidi di Pianosa, Legambiente Arcipelago ha posizionato delle telecamere.
Il resoconto giornaliero dei monitoraggi mattutini degli arenili, che continueranno fino alla fine di agosto, e tutti i dati relativi ai nidi registrati, sono raccolti da ARPAT nell’ambito dell’Osservatorio Toscano per la Biodiversità (OTB) di Regione Toscana e sono anche condivisi con il progetto Life Turtlenest di cui ARPAT è partner.
Dal 2013 al 2023 i nidi registrati in Toscana sono stati 52, con un totale di 4.603 uova deposte e 1.299 piccoli nati, in tutta Italia nel 2023 sono stati segnalati 435 nidi mentre nel 2024 siamo già a più di 330 nidi.