Alcuni cittadini hanno segnalato a Legambiente il taglio/capitozzatura di alcuni pini nella striscia di terreno che divide la strada che porta al Bivio Per l’Enfola dalla sottostante via Caccio di fronte al Bar Stella, uno dei punti nevralgici del traffico di Portoferraio e per questo più inquinati da polveri sottili.
L’intervento si è reso necessario per l’abbattimento di pini secchi e diventati pericolosi, ma potrebbe essere l’occasione per abbandonare la cattiva abitudine delle amministrazioni comunali precedenti a fare tagli indiscriminati e a capitozzature dannose per la stessa salute e stabilità delle piante che si vorrebbero mettere “in sicurezza”, soprattutto in un aerea ad elevatissimo traffico automobilistico dove la presenza di verde pubblico fa da tampone per l’inquinamento atmosferico, fornisce ombra, mitiga le temperature estive ormai elevatissime e rappresenta un rifugio per molte specie animali, a partire da una folta colonia di tortore che usa i pini per nidificare e ripararsi.
Per questo Legambiente chiede che non si proceda ad ulteriori abbattimenti se non dopo una perizia realizzata da specialisti e che gli alberi eventualmente abbattuti vengano sostituiti con un maggior numero di esemplari e che si avvii un incremento, una migliore tutela e manutenzione delle fasce verdi che dividono le strade e i parcheggi dall’abitato.
Anche in vista della revisione del Piano Strutturale annunciata dalla Giunta Nocentini, Legambiente chiede che si approvi finalmente un dettagliato e partecipato piano per il verde pubblico che tenga conto del cambiamento climatico e dell’aumento delle temperature e che faccia degli alberi uno degli elementi di abbellimento della città e di mitigazione climatica, così come chiedono le direttive europee e le normative nazionali purtroppo fin qui troppo spesso ignorate o eluse.
Legambiente Arcipelago Toscano