Non so se ci siamo accorti che la propaganda e le politiche green (verde nel senso di dollaro??) mai e mai contemplano e pubblicizzano la preservazione della bellezza e della ricchezza arborea preesistente. Per salvare il pianeta bisogna piantare alberi nuovi e siamo a posto.
Mai si solleva l'importanza anzi l'essenzialità degli alberi grandi, già meravigliosamente presenti. Essi sono ineguagliabili e insostituibili dalle piante giovani in termini di supporto alla salute e alla bellezza degli ecosistemi, al clima e alla sostenibilità degli altri esseri viventi... ivi incluso l'essere umano dotato, presumibilmente, di maggiore sensibilità e intelligenza di altre specie.
Quell'essere che dimostra inoltre una certa esigenza di bellezza, di armonia, di supporto energetico e spirituale, di accoglienza da parte della natura. Soprattutto nelle città. Invece innumerevoli e incomprensibili sono le ragioni per quali si effettuano veri e propri scempi di viali alberati e si rimuovono gli alberi belli e maestosi dalle piazze, dai parchi e dai terreni pubblici e privati: le foglie che sporcano, i posti parcheggio in più, le piste ciclabili, la vista panoramica ostruita ecc.
Ultimamente la ragione forse più frequente è che sono ostacolanti alla trasmissione di micronde della telefonia. Ci riparano quindi anche dall'inquinamento elettromagnetico. Davvero grandi questi nostri fratelli più grandi che noi non pensiamo neanche di supportare ma solo sfruttare.
Quella della sicurezza sarebbe l'unica ragione da prendere in considerazione per un abbattimento dopo, però, che si è tentato di risolvere il problema in tutti gli altri modi.
A Trieste hanno addirittura investito in tecnologie innovative riguardanti infrastrutture della viabilità in modo da preservare la sicurezza senza sacrificare i bei viali di pini di cui la città è ornata ed ai quali, evidentemente, è anche molto, molto grata!
La città di Portoferraio invece continua ad ornarsi sempre di più di tristi e spettrali monconi per dare il buon giorno ai cittadini e il benvenuto ai visitatori dell'Isola.
Ina Dubravec - Il Teatro degli Alberi