La decadenza di Rio non ha un colore (politico)! Purtroppo, con buona pace di coloro che amano le fazioni, va considerato che tutte le ultime amministrazioni riesi (a volte con coalizioni multicolori) hanno grandemente contribuito al degrado progressivo di questo bellissimo centro urbano e del suo territorio. Vorrei provare a indicare, non tanto le responsabilità, bensì le azioni amministrative che sono mancate, poiché è mancata sempre, da molti anni a questa parte, una visione progettuale che affronti i problemi in chiave urbana e territoriale.
Vorrei indicare qui alcuni temi fondamentali sui quali non solo non è stato fatto nulla, ma è stato fatto peggio:
1. L'unione amministrativa tra Rio Elba e Rio Marina imponeva una visione organica del territorio, in particolare della valle che le collega: non c'è stato nessun intervento destinato alla mobilità pedestre, ciclabile o con mezzi pubblici dedicati. Sembra irrilevante che da Rio Marina partano i traghetti.
2. Il tratto appena rifatto della provinciale che collega Rio Elba e Rio Marina è pericolosissimo e senza neppure un marciapiede. E neanche dal vicino Villaggio Togliatti è opportuno avventurarsi. Scoraggia qualunque volonteroso che voglia andare a piedi. Diranno i saputi che si tratta di una provinciale che non prevede marciapiedi. Peccato che sia la congiunzione di due centri resi interdipendenti dall'unione amministrativa, nonché dalle necessità di fruire dei commerci.
3. Il sistema delle spiagge riesi è stato fortemente compromesso dalle privatizzazioni, non ultima quella delle Fornacelle. E non esistono mezzi pubblici dedicati alle spiagge nel periodo estivo. Quelle sul versante Nord sono irraggiungibili. Né vi sono, mi pare, progetti per una migliore fruizione delle spiagge, e per una migliore pulizia.
4. Casette varie sorgono come funghi nella Valle dei Mulini o valli limitrofe. La valle stessa ha visto fallire vari progetti di recupero ambientale.
5. Il centro storico di Rio Elba è in abbandono. Nessuno veglia sulle trasformazioni delle cantine in appartamenti, vere e proprie topaie insalubri. Nessuno veglia sulle strade che si riempiono di bocchettoni di aria condizionata non regolamentari, oppure di stenditoi uno dietro l'altro (questo è l'effetto del riuso delle cantine a scopi turistici e abitativi!).
Nessuno interviene a contrastare l'uso di brutte porte metalliche, spesso con particolari del tutto inadatti al centro storico. Nessuno si cura della pulizia delle stradine aldilà della piazza.
Nessuno fa niente per dissuadere le colonie di piccioni che tappezzano di guamo le strade del centro, in particolare via Zambelli e accessi limitrofi.
Nessuno provvede a distribuire i cestini per i rifiuti con la conseguenza di deiezioni dappertutto.
Nessuno ha messo un cestino di rifiuti per le pile esauste (Siamo sicuri che tutti le portino alla Coop?) Nessuno interviene, nonostante numerose denunce, a limitare i danni ingenti che i mezzi della raccolta rifiuti fanno sui muri degli edifici (anche quelli appena restaurati) con manovre violente e mal condotte.
Nessuno provvede a riqualificare la via Zambelli che è diventata un orrore dalla bella strada che era.
Nessuno considera che l'aumento di superfici abitative di piccola taglia destinate ad affitti brevi pone serissimi problemi di parcheggio e aggrava una situazione all'orlo del collasso.
6. La via Sabba Galletti è diventata un'autostrada pericolosissima, poiché moltissimi la usano come una scorciatoia per Portoferraio, quando esistono ben due percorsi alternativi. Gli abitanti le cui case affacciano sulla strada sono sottoposti al pericolo, al rumore e al puzzo dei pneumatici che si bruciano sull'asfalto nell'impervia salita (meno male che si va all'Elba per respirare!). Mentre nei mesi estivi gli abitanti della parte alta di Rio si vedono privati anche della possibilità di scendere perché la strada verso la piazza è bloccata ! Autostrada d'inverno e nelle ore diurne estive, e blocco la sera.
7. La situazione dei commerci riesi è penosa, ma nessun intervento viene fatto per agevolare nuove imprese commerciali utili nel centro storico, almeno in forma stagionale nei mesi estivi. Impossibile a Rio Elba acquistare un giornale o una rivista in piazza e sedersi al caffé. Si deve prendere un mezzo per ogni piccola spesa. Sono davvero passati i tempi in cui arrivavano Le Monde e la Frankfurter Allgmeine Zeitung. Rio allora aveva altre prospettive, che i riesi stessi hanno contribuito a distruggere in nome dei soldi "pochi, maledetti e subito".
8. La piazza di Rio Elba è diventata un parcheggio, così come il sagrato della Chiesa dove le vecchie belle pietre, lavorate a scalpello, si sono tutte sporcate e macchiate (chissà perché questo argomento è servito agli amministratori per spostare il mercato di Rio Marina, mentre la Chiesa di San Giacomo non interessa). Forse questo parcheggio può far comodo ai soliti avventori dei bar ma rende squallido lo spazio della comunità e scoraggia i turisti che più amerebbero intrattenersi in un bello spazio, e spendere meglio.
9. Le passeggiate appena fuori del paese (l'inizio della Parata; la discesa verso il Padreterno, ma anche il sentiero dell'Acquavivola) diventano in estate tratti maleodoranti cosparsi intensamente dalle deiezioni canine che siccità e calura rendono permanenti. Bella passeggiata, vero ? Anche solo per scendere a prendere il bus si deve fare una gimkana tra le cacche.
10. La fermata estiva del bus rende ancora più difficile agli abitanti (in particolare anziani) il prendere un mezzo pubblico. Se a questo aggiungiamo orari troppo infrequenti e ritardi dovuti alla lunga percorrenza della linea 117, è quasi una impresa disperata. Questa, in sintesi, la qualità abitativa a Rio Elba. Non so da chi dipenda in particolare per gli anni pregressi e neppure mi interessa. Vorrei solo sapere, come persona che ha investito molto - affettivamente e patrimonialmente - in questo paese, se qualcuno si decide a fare qualcosa per salvarlo.
Maria Ines Aliverti