Legambiente Arcipelago Toscano si complimenta con gli uomini della Stazione di Marciana Marina che hanno intercettato e multato tre motociclisti su moto enduro che percorrevano un sentiero a “Buca di Bomba” vicino alla cessa parafuoco, un’area dentro il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano e dove spesso vengono segnalate attività illegali di motocross, documentate più volte da Legambiente. Evidentemente l’inasprimento dei controlli annunciato dal Parco Nazionale sta dando i suoi frutti.
Con l’occasione facciamo presente un’altra segnalazione che abbiamo ricevuto proprio in questi giorni e che riassume quanto ci avevano già segnalato diversi escursionisti e ciclisti Mtb, «Hanno fatto un pista su una cessa tagliafuoco che va perfino nella pineta, per intenderci l'ultima cessa che guarda il golfo di Norsi in cima c’è una postazione, andateci a fare un salto oppure dite al Signor Sammuri che ci vada a fare un sopralluogo. C’è di tutto: radici di pino buche alte minimo 60 cm su una cessa ma non e vietato? E hanno creato anche una pista e ci fanno anche la gara».
Legambiente sottolinea che il presidente del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano Giampiero Sammuri non ha competenza in questo episodio in quanto l’area segnalata non è all’interno del perimetro dell’Area protetta, ma evidentemente il ciclista mtb cha ci ha inviato la segnalazione si riferisce anche al Campionato Italiano Motorally previsto all’Elba il 29 e 30 marzo, unica delle 5 gare che dovrebbe durare due giorni, nonostante il territorio sia interessato da un Parco Nazionale e da Zone di protezione speciale/Zone di conservazione speciale (Zps/Zcs) e Siti di interesse comunitario (Sic).
All’Elba stanno circolando ipotesi di percorsi che, se fossero confermati, prevederebbero passaggi lungo piste forestali e strade chiuse al traffico, e quindi sarebbero in violazione dello stesso regolamento della manifestazione e delle normative vigenti. Inoltre ci si chiede come sia possibile realizzare una manifestazione di questo tipo anche all’interno di Zps/Zcs/Sic e nel Parco Nazionale proprio nel bel mezzo della stagione migratoria, arrecando quel disturbo alla faune ed alla flora che non è consentito dalla legge 394/91 e dal Piano del Parco, e soprattutto in base a quale valutazione di incidenza.
Per questo Legambiente, complimentandosi ancora per la brillante operazione del Corpo forestale dello Stato, invita il Parco Nazionale e tutti gli Enti interessati ad impedire che vengano commessi ulteriori abusi ed a fare in modo che il Campionato Italiano Motorally si tenga solo in percorsi che non comportino “fuoristrada”, passaggi in viabilità chiusa al traffico ordinario e disturbo all’ambiente ed alla fauna che il parco è chiamato a proteggere.