Prendiamo atto che il Sindaco di Rio Marina Renzo Galli evidentemente non ha ben chiaro il ruolo che svolge un’associazione ambientalista e di quanto Legambiente ha pesato e continuerà a pesare con le sue proposte e con le sue osservazioni, che hanno impedito che si violassero leggi e regolamenti nella stesura degli strumenti urbanistici elbani.
Se, come crede Galli, l’agenda delle scelte urbanistiche fosse solo competenza dei rappresentanti dei cittadini unti dal mandato elettorale, nemmeno i partiti politici che hanno contribuito in qualche modo alla sua unzione sarebbero legittimati a criticare ed a proporre e neanche lui avrebbe potuto parlare di urbanistica in campagna elettorale, prima dell’unzione. Se fosse vera la sua strana idea della partecipazione dei cittadini e delle associazioni alla determinazione delle scelte amministrative e quindi urbanistiche, tutto si concluderebbe il giorno delle elezioni, una botta e via, poi dovremmo tutti stare a sentire quel che il Sindaco ha deciso. In questo la continuità con il modello paternalista/autoritario bosiano che si vorrebbe esportare altrove, è evidente. Ma fortunatamente ci sono anche le leggi che tutelano il diritto di associazioni e cittadini a partecipare all’iter che porta alle scelte urbanistiche ed a contribuire a determinarle. Noi quello facciamo e continueremo a farlo. Ci pare che ci sia, ma il Sindaco Galli non è l’unico, un po’ di confusione tra il mandato che i cittadini danno agli eletti ad amministrare e la strana concezione di credere che questo significhi l’essere diventato l’interprete esclusivo dei voleri e delle convinzioni di un’intera cittadinanza.
Per quanto riguarda Cala delle Alghe il Sindaco Galli deve essersi perso qualche puntata: è vero che recentemente gli abbiamo chiesta di ripulirla, ma doveva essere molto distratto quando il 5 luglio 2012 scrivevamo: “La spiaggia di Cala delle Alghe a Cavo, una frazione del comune di Rio Marina che occupa l’estrema punta a nord-est dell’Elba, è una delle più belle calette dell’isole che guarda ad est il canale di Piombino. Ma sarebbe meglio dire “era” visto che l’erosione la sta inesorabilmente cancellando, aiutata da scelte sbagliate che invece di essere riviste vengono riproposte, La magnifica ed appartata spiaggia era lunga circa 80 metri. (…) Cala delle Alghe si era mantenuta integra. Poi sono venuti i guai (…) Un “indurimento” della costa che ha avviato l’erosione, probabilmente acuita da altre trasformazioni costiere che avevano portato all’erosione della vicina spiaggia del Cavo. Negli anni ’50 - ’60 a Cala delle Alghe furono costruiti dei rimessaggi barche a circa 5 metri dal mare, fino ad occupare più di un terzo della spiaggia. Dopo una mareggiata di due o tre anni fa, che danneggiò pesantemente le preesistenti costruzioni, si sperava che il Comune di Rio Marina rivedesse le precedenti concessioni ed avviasse un’opera di recupero e valorizzazione ambientale della spiaggia, tornando indietro da scelte che avevano perturbato il delicato equilibrio dell’arenile, operazioni urbanistiche che erano giustificabili 60 anni fa, ma che non sono più concepibili nel 2012.Invece di cercare alternative, si sta ripristinando la situazione che ha portato alla quasi scomparsa della spiaggia e il confronto fra le vecchie foto che ci ha gentilmente dato un abitante di Cavo e le foto scattate da Legambiente il 2 luglio è sconsolante ed evidenzia che nulla è cambiato e che a Cala delle Alghe la situazione può solo peggiorare… in attesa di un’altra mareggiata”.
Ci pare si tratti esattamente di quanto dice di aver scoperto oggi il Sindaco Galli che, evidentemente, da privato cittadino delegante al precedente Sindaco, non si era neanche preoccupato di leggere, non diciamo piccoli giornali nazionali come La Repubblica e il Corriere della Sera che ripresero il nostro allarme, ma nemmeno Il Tirreno, La Nazione ed ElbaReport che pubblicarono la cosa 2 anni fa con grande evidenza.
Noi non abbiamo nessun pregiudizio verso l’amministrazione Galli e siamo più che disposti a collaborare, ma invitiamo il Sindaco a non armarsi di pregiudizi verso di noi, perché questo lo potrebbe portare nuovamente a non controllare le fonti prima di accusarci di non esserci accorti di cose che abbiamo scoperto e denunciato ben prima di lui.
Se il Sindaco intende aprire un confronto con Legambiente (magari invitandoci per tempo) e con tutti gli “amici di Cala delle Alghe” sarà meglio che però interpellare anche altri esperti e tecnici veri, non un ex attore subacqueo noto per le sue strampalate battaglie contro il Parco Nazionale e l’eradicazione dei ratti a Montecristo, considerata dagli scienziati di tutto il mondo una delle più grandi operazioni a tutela della biodiversità del Mediterraneo.
Se discuteremo su basi scientifiche e tecniche serie, il sostegno al Comune di Rio Marina per l’iniziativa di ripristino di “Cala delle Alghe” sarà totale