Ho letto con interesse gli articoli apparsi in questi giorni su Elbareport. Tra le cause di erosione della spiaggia si fa espresso riferimento ai muri costruiti come confine e ai ricoveri per le barche. Adesso, tenendo conto che nulla è immutabile in natura con lo scorrere del tempo, e che quindi il gioco delle correnti potrà magari tra 200 anni portare alla spontanea creazione di nuove spiagge dove oggi non potremmo neanche immaginare, tali manufatti sono presenti sulla spiaggia da quando erano bambini i miei genitori. Dalle foto portate da Legambiente si vede come i ricoveri sono la trasformazione di muretti a secco utilizzati per la coltivazione. E' indubbio l'effetto risacca che, adesso che non c'è più battigia, il mare compie rimbalzando sui muri. Ma questo è l'effetto di una progressiva azione di erosione che il mare e le correnti stanno facendo anche sulle spiagge limitrofe: il Lungomare e il Frugoso.
Il mio bisnonno Taddei Castelli, che era ingegnere minerario operante all'Elba e che aveva offerto consulenze prima della guerra per le sistemazioni del porto, sosteneva che gli scavi operati per costruire il porto e la depressione che creavano avrebbero portato a spostamenti di sabbia dalle spiagge limitrofe verso il porto stesso. Anche la successiva costruzione del pontile pare che abbia portato modifiche alle correnti, fenomeni che potrebbero e dovrebbero essere studiati. Senza ricorrere alle fantasiose teorie dell'ing. Fantoni che predispose il ripascimento del lungomare (il primo, quello disastroso con lo sversamento dei residui di lavorazione delle miniere sulla spiaggia, motivo per cui il lungomare fu posto sotto sequestro per anni) per cui l'erosione della spiaggia era da ricercarsi nelle ciabatte dei bagnanti che asportavano la sabbia quando lasciavano la spiaggia stessa, è evidente che il gioco delle correnti, il mancato apporto di limo durante le piogge proveniente dai fossi ormai intubati (e per il Frugoso aggiungerei anche il passaggio della ruspa per togliere le alghe, fatto senza alcun criterio tecnico, che spiana la spiaggia asportando anche sabbia e pietre), forse anche l'innalzamento dell'acqua, sono le spiegazioni del perchè le spiagge si ritirano.
Tra l'altro, nei miei ricordi di ragazzino che si immergeva per toccare il fondale (ma andrebbe verificato, i ricordi, si sa, sono spesso erronei), la profondità del centro della cala era maggiore: questo mi fa pensare che la sabbia che era a riva si sia spostata verso l'esterno.
Giusto per ricordare che i muri erano presenti a memoria d'uomo vi allego la foto dello zatterone tedesco affondato in Cala nel periodo dei bombardamenti alleati.
Non mi allargo a fare ipotesi per migliorare la situazione attuale: non sono un tecnico. Certo è che la spiaggia sta sparendo, tutti i muri sono ormai a rischio mareggiata. A tal proposito preciso che l'erosione è stata costante in questi anni. Il magazzino sulla sinistra della spiaggia (guardando dal mare) che è crollato pochi anni fa - e che adesso è stato ricostruito - era ormai minato da tempo dall'onda che aveva scavato sotto le sue fondamenta. La mareggiata cui si fa riferimento negli articoli è stata solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso.
E' possibile fare dei progetti che non ricordino il programma "dilettanti allo sbaraglio"? Speriamo che le polemiche, i piccoli interessi personali che sicuramente emergeranno, non superino gli interessi collettivi. Sarebbe un vero peccato perdere una delle più belle insenature della nostra isola, fosse anche la sua sola parte sabbiosa.
Gianpaolo Fedi