E’ da ben piu’ di tremila anni che l’uomo naviga sui mari. Un numero incalcolabile di navi a remi, navi galee, caravelle, brigantini, navi da battaglia, etc. hanno percorso in lungo e largo i nostri mari, e spesso affondavano. Cio’ avveniva per errori di navigazione tempeste, battaglie etc., e storicamente è accaduto con elevata frequenza nell’Arcipelago Toscano, le cui acque si trovavano sulle rotte preferenziali della navigazione costiera sin dai tempi piu’ remoti. Purtroppo, non è un mistero che il patrimonio archeologico dell’Isola d’Elba abbia subito una diaspora continua a partire dal ‘700. Basti pensare che delle circa 10.000 anfore che costituivano il carico delle onerarie affondate al largo di Chiessi e di Punta La Cera appena poco piu’ di 100 risultano acquisite alla funzione pubblica.