Roberta Maione, classe ‘88, dopo un 2016 sfortunato a causa di qualche infortunio di troppo, a dicembre si è trasferita dalla Lazio al Pescara Futsal. Il 3 è il numero della sua nuova maglia, la stessa del suo esordio Azzurro ma 3 è il numero dei gol da lei realizzati nella sua prima uscita col Delfino a Falconara. Inizio folgorante in questa nuova avventura. Nata a Napoli, cresciuta sull’Isola d’Elba, una vita sul Tirreno. Nel momento più buio della sua carriera sportiva, la acque dell’Adriatico sembrano averle donato un nuovo ed inatteso battesimo sportivo. Ma la laterale offensiva non dimentica i suoi inizi e ci affida, per la prima volta, un messaggio speciale, per una persona tanto lontana quanto importante.
Ciao Roberta, benvenuta a Pescara! Esci da un infortunio, ma cosa è successo nell’ultimo anno?
Grazie! Sì, il 2016 è stato un anno infernale, una serie di guai muscolari mi hanno bloccato per 2 mesi nel finale della scorsa stagione e per l’intera prima parte di quest’anno. Non mi era mai capitato! Ho pensato che la vecchiaia fosse arrivata, a dicembre ormai credevo di non poter più ricevere opportunità nella massima serie…
Invece è arrivato il Pescara…
Esatto, il Pescara mi ha voluta! Li ringrazio in anticipo per la fiducia e le opportunità che mi stanno dando, spero di non deluderli!
Molti ti credevano ancora lontana dalla forma migliore, invece hai già ripagato Segundo con 3 reti. Insomma stai già andando a tutta?
Ovviamente. In questo mese di stop ho lavorato tanto per rientrare al meglio, il nuovo staff mi ha seguito con occhio vigile e mi sostenuto molto anche moralmente. Li ringrazio. E’vero, sono arrivate 3 reti, ma sono frutto di un lavoro di squadra. E personalmente, non sono ancora soddisfatta di me stessa, anche se devo ammettere che caratterialmente non mi sento mai totalmente appagata.
Che gruppo hai trovato? A cosa si può ambire?
Un gruppo di ragazze semplici e alla mano, quasi tutto di giovanissime, alcune con un gran palmares, altre solo all’inizio, un gruppo coeso e con grande affiatamento. Sappiamo di avere tanto da imparare, Mister Segundo in questo ci aiuta molto. Personalmente spero di crescere ancora. Ambizioni? Io non guardo la classifica, non ci sono se e forse, non fa differenza Gold o Silver round: semplicemente, voglio vincerle tutte. Ho 4 mesi davanti a me e tanta fame, ogni domenica è una finale, questo è il mio spirito, a fine stagione, dopo aver dato tutto, vedremo cosa siamo riuscite a fare.
Parliamo del tuo passato. Di questi 3 gol, 1 col tuo piede forte, il mancino, gli altri 2 di destro di cui uno dalla distanza. Perfettamente ambidestra, una carriera che parte da lontano…
Già, negli ultimi anni sono confusa, la maggior parte dei gol li ho segnati di destro. Ma ho giocato a calcio a 11 per 8 anni con i maschi, poi a 14 anni avevo l’obbligo di trovare una femminile, ma non volevo lasciare casa e famiglia. Mi avvicinai quindi all’Elba ‘97, squadra di futsal isolana, allenata da una grande persona, Alessandro Pugi che colgo l’occasione per ringraziare pubblicamente. Non l’ho mai fatto prima ed è proprio a lui che devo molto.