Presso la sede del circolo Teseo Tesei, a Portoferraio, si è svolto la scorsa settimana l’incontro sulla sicurezza, prevenzione e buone norme di comportamento nell’attività subacquea. Grazie alla disponibilità e competenza del Dr. Guido Campanati e della Dott.ssa Elena De Marzi, entrambi specializzati in medicina iperbarica, il circolo Tesei ha promosso così un’iniziativa molto importante, che si spera sia solo l’inizio di un percorso formativo e di approfondimento per tutti gli operatori del settore.
Alla serata hanno partecipato circa 60 persone, per la maggior parte appartenenti ai diving locali, oltre al personale della Capitaneria di Porto di Portoferraio e delle principali Associazioni di Volontariato.
L’argomento è stato affrontato in modo specifico, con particolare riguardo al tema della prevenzione come misura fondamentale per garantire la sicurezza sia in mare, ma non solo.
Diversi studi hanno mostrato come gli incidenti subacquei non siano aumentati negli ultimi 20 anni, nonostante il notevole incremento del numero dei subacquei brevettati.
Le cause d'incidente nella subacquea sono molteplici e spesso banali, come l'eccessiva confidenza nelle operazioni di routine.
Si sono discussi anche temi inerenti all’inquadramento normativo e giurisprudenziale (per i quali si rimanda al “Il codice della subacquea” pubblicato da DAN), passando in rassegna i vari tipi di incidenti e le relative procedure di emergenza da attuare, per le quali è fondamentale l'adozione di un piano di emergenza documentato e ben coordinato.
I relatori hanno insistito su diversi punti chiave, indispensabili per affrontare un incidente subacqueo:
essere in grado di riconoscere una situazione di emergenza;
prestare il primo soccorso;
fornire i dati dell’immersione;
occuparsi del trasferimento, che deve essere parte integrante della cura che va prestata all’incidentato.
Si è messo in risalto l'importanza di allertare immediatamente la struttura sanitaria, in modo che il personale possa intervenire già all'arrivo dell'infortunato. I medici hanno inoltre precisato come la camera iperbarica attualmente in uso, in attesa della nuova multiposto che sarà installata con la ristrutturazione del Pronto Soccorso (i lavori dovrebbero iniziare a settembre), sia una struttura assolutamente idonea al trattamento di subacquei che siano incorsi in incidenti decompressivi o disbarici o persone intossicate da monossido di carbonio, trattamento svolto secondo gli standard mondiali con le tabelle U.S. Navy in ossigeno puro.
La serata si è conclusa con grande soddisfazione dello staff del Circolo Subacquei Teseo Tesei, il quale si auspica di poter riuscire a costruire un “Sistema Integrato Elba”, affinché tutti i soggetti aderenti possano agire al meglio e in sicurezza.
Un altro punto da migliorare è quello di riuscire ad avere un contatto diretto fra operatori del settore e operatori sanitari specializzati, che saranno lieti di fornire tutte le informazioni necessarie per migliorare l’assistenza. A tal proposito si sta preparando una flow chart con le linee guida delle azioni da compiere in caso di incidente subacqueo.
Il Circolo Subacquei Teseo Tesei