Non poteva mancare al Lions Club Isola d’Elba la presentazione dell’ultimo libro di Alvaro Claudi, intitolato “Fiorenza e Cosmopoli, a tavola nel Rinascimento”, del quale il sodalizio elbano è stato patrocinatore.
L’occasione è stata un incontro, promosso dal Club nella serata di sabato 9 novembre, al quale, oltre a Claudi e numerosi soci ed ospiti, erano presenti il Prof. Agostino Stefani docente di biologia vegetale all’Università di Pisa e collaboratore dell’autore e la Sig.ra Rossana Galletti delegata dell’Accademia Nazionale della Cucina.
Nello svolgimento della sua dettagliata illustrazione del volume il relatore ha sottolineato come al termine del medio evo fra il ‘400 e il ‘500 con il manifestarsi del Rinascimento, di cui Firenze fu la culla, insieme alla musica, alla pittura, alla cultura e all’arte in genere si risvegliò anche la gastronomia, che proseguì nel suo processo evolutivo di pari passo con le altre scienze e con la religione.
Inevitabile il coinvolgimento di Cosmopoli in questo processo, del quale lo scrittore racconta storia e curiosità tratte da documenti originali, alcuni dei quali in suo esclusivo possesso, riprodotti in copia fra le pagine del volume insieme alla relativa traduzione. E così si parla di produzione di generi alimentari per la cittadinanza, per i militari, per gli ufficiali, per gli aguzzini ed i galeotti rematori delle galee, di nuove coltivazioni, di prime forme di galateo, di obblighi e divieti, quali quello di gettare rifiuti nelle acque portuali o di non permettere ai capoliveresi di vendere generi alimentari a Cosmopoli, dell’origine di alcuni termini quali bistecca, arista, vin santo tutt’oggi nell’uso comune.
Insomma un’opera che affascina il lettore, stimolandone la curiosità, aggiungendo notevoli elementi di cultura, offrendo altresì agli esperti del settore gastronomico indizi e materiale per il prosieguo del processo di aggiornamento e di evoluzione di un settore che si denota sempre più fra le eccellenze non solo del nostro territorio, ma anche in campo nazionale e quindi nell’export.