Gli ingredienti c’erano tutti, panorami da cartolina, parco partenti di prestigio, la tradizionale ospitalità di Marciana Marina, un’organizzazione collaudata ed infine meteo perfetto, ed il risultato non poteva essere che un grande successo.
L’Elba Trail, per il sesto anno consecutivo, si è confermata una tra le gare trail più amate in Italia, con oltre 500 concorrenti al via suddivisi tra la gara lunga e la corta.
Alle sei del mattino di Domenica 14 Aprile erano i concorrenti della lunga a prendere il via dal lungomare di Marciana Marina, pronti ad affrontare un percorso durissimo quanto spettacolare di quasi 60 km con oltre 3500 metri di dislivello positivo.
Sin dalle prime battute di gara è stato chiaro che la battaglia per la vittoria sarebbe stata una cosa a due tra il trentino Fulvio Dapit e il còrso Guillaume Peretti, tallonati, nei primi venti chilometri, dai sorprendenti elbani Gianni Giulianetti, a lungo terzo assoluto, e il pluri vincitore dell’Elba Trail Alessandro Galizzi.
In prossimità del check point di Pomonte transitavano appaiati Dapit e Peretti, seguiti dal portacolori Salomon Sergio Vallosio, in recupero sugli elbani; a seguire Galizzi, il valdostano Michael Dola e Giulianetti.
Nel secondo settore, che avrebbe portato i concorrenti al check point del Perone, Dapit con costanza riusciva ad allungare su Peretti, mentre alle loro spalle Vallosio occupava saldamente la terza posizione davanti a Dola e Galizzi.
Nel frattempo nella “pancia” del gruppo la maggioranza dei concorrenti faceva il conto con il caldo e la fatica, oltre che con il percorso a tratti estremamente tecnico; ritiri, cadute, ma per fortuna nessuna situazione critica veniva registrata ai vari punti di passaggio.
Dopo il Perone la gara assumeva la sua fisionomia definitiva, nell’ultimo settore, ed in particolare nell’ascesa allla vetta del Capanne lungo il tratto attrezzato del sentiero 00, il poliziotto trentino incrementava sensibilmente il proprio vantaggio su Peretti, che si rassegnava a mantenere la seconda posizione attento a contenere un’eventuale rimonta di Vallosio.
Nella gara femminile molta meno suspence, infatti sin dall’inizio la fuoriclasse francese Stephanie Jimenez, del team Salomon, aveva impresso un ritmo non sostenibile dalle avversarie, Catena Pizzino, Francesca Mai ed Alessandra Carlini, le quali non potevano che lottare per i gradini più bassi del podio.
Alle spalle della francese per lungo tempo avevano viaggiato appaiate la Pizzino e l’altra portacolori Salomon Carlini, ma prima del Perone era la prima ad allungare mentre la seconda, non in perfette condizioni fisiche si vedeva superare anche dalla brava Francesca Mai.
La gara maschile terminava finalmente dopo poco più di sei ore, quando Fulvio Dapit (Team Crazy) tagliava vittoriosamente il traguardo di Marciana Marina, seguito, a nove minuti, dal bravo Guillaume Peretti (AC Corte), quindi dal tenace Sergio Vallosio (Salomon Agisko), Michael Dola (Courmayeur Trailers) e dal felicissimo marinese Alessandro Galizzi (Atletica Isola d’Elba).
Dodicesimo assoluto l’altro elbano Gianni Giulianetti, autore di una gara generosa ed arrembante nei primi chilometri.
Al femminile, Stephanie Jimenez (Salomon Agisko) chiudeva trionfalmente in 7h21’, addirittura in nona posizione assoluta, seguita dalla bravissima Catena Pizzino (ASD Pavanello), quindi Francesca Mai (I muscoli del Lario), Alessandra Carlini (Salomon Agisko) e Francesca Gualco (I maratoneti del Tigullio).
Tutti al traguardo gli altri elbani in gara, nessuno di loro ha mai mollato e sono passati senza problemi ai vari cancelli orari. Bravissimi i debuttanti Marcello Biancalani e Giordano Bulleri e ottima la gara di Mario Salvi, addirittura sul terzo gradino del podio dei veterani.
Tenace e determinata anche l’unica donna elbana al via, anche se sarebbe più corretto definirla finno-elbana, la marinese Minna Kaarni, che ha ampiamente meritato la medaglia di finisher Elba Trail 2013.
Commovente ed affettuosa come sempre l’ospitalità della comunità di Marciana Marina, che si è fatta in quattro per far sentire a casa propria tutti gli ospiti; oltre che a loro tutti, i ringraziamenti dell’organizzazione vanno alle autorità che hanno garantito la sicurezza dei concorrenti, l’associazione di volontariato la Racchetta, i ragazzi del Calello di Pomonte, le Pubbliche Assistenze, il Soccorso Alpino del Monte Amiata, che ha presidiato il tratto attrezzato del Capanne, gli Enti che hanno contribuito al successo della manifestazione, ed ultimi, ma non per ultimi i ragazzi dell’Atletica Isola d’Elba che hanno gestito con eccellenza tutta la parte tecnica dell’evento.