Corrado Fontana e Nicola Arena hanno vinto il 53° Rallye Elba-Trofeo Barontini, terza prova del Campionato Italiano Rally WRC (CIWRC), valido pure come ultimo atto della Coppa Rally di VI zona a coefficiente 1,5 e per il Trofeo Rally Toscano.
Questa penultima prova della corsa tricolore ha vissuto già dalle prime battute di gara di ieri momenti decisamente “caldi” complici la forza dei diversi pretendenti al successo o comunque ai “posti al sole” della classifica e complice anche un percorso di alto livello, che ha messo a dura prova uomini e mezzi, come nella migliore tradizione elbana di corse su strada.
Per Fontana e Arena è il tris di successi all’Elba, dopo quelli ottenuti nel 2014 e 2015, pronto riscatto da un’edizione 2019 sfortunata e dalla disavventura sofferta al precedente appuntamento di Campionato di San Martino di Castrozza, per un rilancio in classifica (ad una prova dal termine della stagione) decisamente importante.
La coppia della Hyundai i20 WRC dopo un avvio operato con cautela per registrare al meglio il set-up e prendere feeling con gli pneumatici, ha scalato bene la vetta della classifica portandosi al comando dalla penultima prova speciale, producendo un attacco deciso al sino ad allora leader Luca Rossetti, in coppia con Fenoli su una meno potente Hyundai i20 R5. Era stato infatti il blasonato friulano, a prendere il comando della classifica dalla prima, lunga prova speciale di apertura, i 27 chilometri della “Volterraio-Cavo”, per poi finire alla grande il trittico di prove della prima giornata davanti a tutti.
Alla ripresa delle ostilità della seconda giornata tutto pareva volgere al meglio per Rossetti, ma Fontana ha trovato la classica “quadra” di tutto andando così ad accarezzare per primo la bandiera a scacchi a Portoferraio con una prova di forza risoluta. Alla fine, la medaglia d’argento l’ha fatta sua il milanese Simone Miele, vincitore sull’isola lo scorso anno, con una Citroen DS3 WRC. Partito deciso, affiancato da Mometti, si era subito messo in scia di Rossetti per poi arretrare terzo a metà gara, posizione cui ha fatto da contraltare un finale con il classico colpo di reni avendo quindi ragione con l’ultima “chrono” proprio di Rossetti.
Gradino più basso del podio proprio per il pilota di Pordenone (che tornava in gara all’Elba dopo 20 anni) ma a parte questa problematica ha confermato essere uomo da battere, in considerazione dell’avere una vettura di categoria inferiore rispetto alle due di chi lo ha preceduto. Un gap che comunque sulle tecniche strade elbane spesso si è ridotto, volendo esse vedere molto “la guida” ed il cuore dei driver.
Quarta posizione finale, a soli 5” dal “bronzo” per il bresciano Luca Pedersoli, in coppia con Anna Tomasi (Citroen DS3 WRC), i Campioni uscenti del “tricolore Wrc. Una gara avviata in salita, per loro, con la prima prova attardati da uno pneumatico parzialmente sgonfio, costringendoli subito a rincorrere ed anche il resto della gara ha palesato per loro un feeling non ottimale con le “piesse” incontrate, senza comunque demeritare, visto il valore delle forze in campo.
Top five centrata da Andrea Carella, in coppia con Bracchi su una Skoda Fabia R5. Inseguendo anche punti pesanti per la Coppa di VI zona, il piacentino ha inanellato un’altra prestazione di spessore, con la quale si è confermato tra i protagonisti più brillanti della corsa tricolore.
Sesta posizione assoluta, certamente con grande gioia, per l’equipaggio locale formato da Andrea Volpi e Michele Maffoni, anche loro con una Fabia R5. Decisi a dimenticare la delusione sofferta allo “storico” di un mese fa, la coppia di Portoferraio ha avviato subito con decisione la sfida tra le strade amiche, andando così a conquistare la palma del miglior equipaggio elbano, il che equivale ad una vittoria. Per loro è stata anche una vibrante rivalsa dalla sfortuna dello scorso anno nella gara “moderna”.
Seguono, in settima posizione, Francesco Bettini e Luca Acri, anche loro in cerca di nuova gloria nella gara casalinga, disputata con una Skoda Fabia R5. Sempre brillanti, hanno seguito come un’ombra per tutta la gara Volpi e Maffoni, soffrendo però più di loro con l’affiatamento alla vettura boema.
Ottavi hanno concluso il maremmano Leopoldo Maestrini e Sauro Farnocchia, con la VolksWagen Polo R5. Si aspettava qualcosa di più, il pilota di Follonica, ma molte delle sue speranze di farsi notare in alto sono svanite con circa 1’ perso nella prova inaugurale causa una foratura, alla quale comunque ha reagito con fermezza sempre poi realizzando riscontri cronometrici di vertice.
Nona e decima piazza rispettivamente per Grani-Lombardi e Liburdi-Colapietro, entrambi pure loro con una Skoda, bravi a non farsi “tradire” dalle insidie elbane, mentre tra le vetture a due ruote motrici ennesima prova di forza del parmense Roberto Vescovi e la sua Renault Clio S1600, il quale ha lasciato poco agio alla concorrenza.
In chiave di Coppa di VI zona, si è rinfrancato con l’undicesimo posto finale il montecatinese Paolo Moricci, di nuovo su una Fabia R5, certamente visto più brillante che nelle precedenti gare, nonostante fosse al suo debutto sulle strade elbane. Strade elbane che hanno invece tradito un altro atteso driver locale, Walter Gamba (Skoda Fabia R5), che ha alzato bandiera bianca per uscita di strada durante la seconda prova speciale. Elba da dimenticare per i fratelli siciliani Andrea e Giuseppe Nucita, la cui Hyundai i20 R5 prima li ha rallentati pesantemente (PS 1) con problemi all’idroguida, poi li ha costretti a salutare la compagnia nella seconda giornata per ulteriori problemi allo scarico.
Con il Rallye Elba “moderno” si chiude la parentesi motoristica sull’isola promossa da Aci Livorno Sport, che nel giro di un mese – con due rallies - ha portato sull’isola un notevole contributo di incoming emozionale, importante sostegno al comparto turistico. La soddisfazione di aver realizzato e confermato qualcosa di utile per il territorio è sottolineato da Luciano Fiori, presidente di Aci Livorno Sport: “Due gare in un mese, considerando il grande lavoro preparatorio per entrambe oltre alla gestione nei giorni di svolgimento ed anche il “dopo”, hanno comportato uno sforzo immane a livello sia economico che di risorse umane. Ma ce l’abbiamo fatta, molte le espressioni di gratitudine ricevute da parte dei concorrenti ed addetti ai lavori ed anche il territorio ha dato una grande risposta, con la popolazione, con le Amministrazioni e con le Autorità. Io dico che abbiamo fatto squadra, in questo periodo molto particolare, ed abbiamo giocato tutte le carte che potevamo mettere sul tavolo nel modo migliore e sicuramente ne avremo beneficio a tutto tondo per il futuro. Davvero grazie a tutti, da chi ha corso a chi ha lavorato per entrambe le gare, a chi a “sopportato” questa nostra “pacifica invasione”, che alla fine non è altro che il proseguire di una tradizione sportiva unica al mondo oltre che dare il nostro contributo all’economia dell’isola. Della quale siamo onorati tutti di farne parte!”.
CLASSIFICA FINALE ASSOLUTA (TOP TEN): 1. Fontana-Arena (Hyundai New I20 WRC) in 1:00'52.4; 2. Miele-Mometti (Citroen DS3 WRC) a 8.9; 3. Rossetti-Fenoli (Hyundai I20 Ng R5) a 11.9; 4. Pedersoli-Tomasi (Citroen DS3 WRC) a 16.9; 5. Carella-Bracchi (Skoda Fabia R5) a 40.5; 6. Volpi-Maffoni (Skoda Fabia R5) a 1'43.0; 7. Bettini-Acri (Skoda Fabia R5) a 2'05.8; 8. Maestrini-Farnocchia (Volkswangen Polo R5) a 2'25.5; 9. Grani-Lombardi (Skoda Fabia R5) a 3'16.5; 10. Liburdi-Colapietro (Skoda Fabia R5) a 3'19.2.
CLASSIFICHE COMPLETE: urly.it/385r5
FOTO: I vincitori Fontana-Arena e i primi elbani arrivati, Volpi-Maffoni (foto AmicoRally)