Si è conclusa alle 1,30 del mattino, dopo 22 ore e mezzo, l’impresa dei tre ciclisti di Elba Bike Giorgio Diversi, Marco Reina e Leonardo Mangino, che sono riusciti a iscriversi nella “hall of fame” di Everesting, una vera e propria sfida che consiste nel compiere in bicicletta nel giro di 24 ore continuative una distanza tale da permettere di superare l’altimetria di 8848 metri, appunto l’altezza dell’Everest, il monte più alto del mondo. Una sfida che è divenuta “cult” fra gli appassionati di ciclismo, e che si è rivelata decisamente più dura di quanto si potesse pensare.
Giorgio, Marco e Leonardo, assistiti dal loro compagno di squadra Paolo Rosa, che si è rivelato nell’occasione un vero e proprio team-manager, sono partiti alle 3 del mattino di giovedì 13 maggio 2021 con l’intento di compiere per 75 volte la salita del Capannone, sulla provinciale Portoferraio-Procchio. Per loro la possibilità di fermarsi ogni tanto per mangiare e riposarsi, ma rigorosamente senza superare le 24 ore. E così è stato: partiti di buona lena, Diversi, Mangino e Reina - che durante la loro impresa sono stati spesso affiancati da altri ciclisti - alle 13 erano ben oltre 4mila metri di dislivello affrontati , ed avevano dunque già superato metà della distanza prefissata. Man mano che passavano le ore, ovviamente, tutto è diventato più difficile: alle 21,30 i tre erano a 7.000 metri e mancavano 12 salite (e relative discese) per raggiungere l’obiettivo finale, che però è stato toccato solo alle 1,30, dopo ben 22 ore e mezzo dalla partenza.
Per gli amanti delle statistiche, Giorgio Diversi, Marco Reina e Leonardo Mangino hanno pedalato per ben 18 ore e 12 minuti, con le restanti 4 ore dedicate al recupero, ad una media di 18,8 km/h con punte di 63 km/h di velocità massima.
I chilometri percorsi ufficialmente – come attesta la app ufficiale dedicata alla omologazione dell’impresa – sono 340,81 per un’altimetria complessiva di 8.859 metri.
“Dobbiamo ringraziare tutti coloro che ci hanno assistito – hanno dichiarato dopo la conclusione i tre atleti di Elba Bike – in primis il nostro compagno d’avventura Paolo Rosa, che ci ha curato logistica, assistenza tecnica e psicologica, insieme a Monica Maltinti ed Enrico Lenzi, presidente e direttore sportivo di Elba Bike, che ci hanno raggiunto alle 22 con il classico thermos di tè caldo aspettandoci fino alla fine dell’impresa, senza dimenticare tutti coloro che sono venuti a trovarci durante la giornata e che ci hanno accompagnato con le loro bici facendoci coraggio. Grazie a tutti!”