Gianni Tacchella, Messaggero del Mare, d'intesa con i due alfieri dell'associazione elbana Lionel Cardin e Pierluigi Costa, ha fatto tris correndo per la terza volta nella maratona di Pisa come inviato speciale del sodalizio isolano.
Dettaglio importante, negli oltre 42 chilometri ha portato in mano il simbolo della staffetta nazionale "Lampedusa-Monte Bianco, in favore della salvaguardia dei piccoli ospedali italiani", manifestazione in corso da tre anni e voluta dai due nuotatori per cause di solidarietà e di tutela ambientale.
Il testimone che aveva con sé lo sportivo campese, era la copia di una scultura realizzata da Luca Polesi, artista elbano, chiamata "Il sole che ride" la quale ricorda l'articolo 32 della Costituzione che definisce l'assistenza sanitaria un diritto della collettività, che deve ovviamente essere garantita, in modo adeguato, anche nelle periferie dello Stivale. Tacchella aveva fatto questa medesima performance altre due volte, l'ultima agli inizi del 2020. E' stato quindi un nuovo replay per ricordare a tutti come l'impegno avviato dai Messaggeri nel 2019, non sia ancora concluso. "La pandemia ha impedito la fase conclusiva della staffetta a Roma,- ha evidenziato Gianni - per realizzare un incontro con il Presidente della Repubblica e il Ministro della Sanità, consegnando a loro un video delle varie tappe dell'evento nazionale capace di coinvolgere Comuni, associazioni e personaggi, che hanno ribadito il no al declassamento o alla chiusura dei piccoli ospedali. Mi sono preparato per un mese e mezzo per affrontare degnamente da gara, proprio per ricordare tale impegno dei Messaggeri. E' stata una bella esperienza e durante la corsa i miei amici sportivi, vendendo che portavo un simbolo, si avvicinavano chiedendomi. E ho spiegato in sintesi l'iniziativa, ricordando che è un progetto sostenuto anche da "Rai per il sociale". La sanità sulla nostra isola deve essere potenziata decisamente e così in tutti i luoghi periferici d'Italia lontani dai grandi centri. Ho ricevuto tanti applausi- conclude- nell'arrivare al traguardo. Mi hanno anche intervistato all'arrivo per cui ho ribadito le finalità della staffetta e ovviamente avevo con me pure la bandiera elbana con le tre api dorate".
Conferma l'organizzatore della gara Sergio Costanzo. "Abbiamo raccontato l'iniziativa nazionale dei Messaggeri, col nostro speaker e Tacchella, che è arrivato fino in fondo per la sesta volta nella nostra maratona, ha potuto spiegare l'importante staffetta in favore dei piccoli ospedali".
Intanto i Messaggeri portano avanti altri progetti. Di recente hanno nuotato nelle acque gelide invernali del golfo di Cavoli, per lanciare la raccolta di fondi in favore della Protezione Civile La Racchetta, con lo scopo di acquistare un altro mezzo antincendio entro il 2022 (per contributi contattare Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.). "Poi, -dicono Lionel e Pierluigi - col settimanale ''Oggi'', scriveremo e faremo scrivere dai bambini delle scuole di tutto i mondo, lettere di solidarietà ai bimbi delle Isole Fær Øer, per dire no all'assurda tradizione dell'uccisione dei delfini.
Sta poi per essere ultimato il manifesto da porre in tutte le spiagge elbane e successivamente in varie parti del pianeta, con tanti pensieri dedicati alla tutela del mare scritti sempre dagli studenti, e da giornalisti scrittori, artisti. Il manifesto sarà tradotto in varie lingue, fra cui il cinese, il russo, l'inglese, l'arabo.
Facciamo intanto un grande augurio come il mare a tutti, per un anno nuovo solidale e in grado di liberarsi dalla pandemia". E gli incontri con le scuole dei Messaggeri proseguiranno, periodicamente, e sono in vista meeting a Napoli e in Scozia.