Allegra è una bambina speciale.
Per lei quello che è normale per le sue coetanee spesso appare un traguardo inarrivabile.
Allegra però è anche un’atleta speciale: dal 2016 frequenta la palestra dove il Centro Ginnastica Porto Azzurro tiene i suoi corsi e costruisce i suoi successi.
Per lei la pandemia è stata ancora più difficile da superare rispetto alle sue compagne, i due anni di stop and go che le società sportive hanno subito hanno in pratica azzerato i risultati motori che Allegra, grazie alla sua caparbietà ed a quella della sua famiglia, oltre che al paziente ed attento lavoro delle sue insegnanti, aveva ottenuto fino al momento del primo lockdown.
A settembre Allegra è tornata in palestra, felice di esserci, lei che sostiene che “andare a ginnastica è meglio che andare ad un compleanno” (anche se mangiare la torta, in questa particolare classifica delle cose che preferisce, mantiene sempre il gradino più alto del podio).
Si è allenata, si è impegnata, ha ricostruito passo dopo passo le sue precedenti conquiste, tanto da partecipare domenica 8 maggio alla seconda gara della Ginnastica per tutti a Barberino del Mugello. L’impresa era ambiziosa: stavolta Allegra doveva svolgere la sua gara con un esercizio a corpo libero con l’accompagnamento musicale, esercizio provato e riprovato più volte in palestra, di cui era sufficientemente sicura.
Arriva il suo momento di scendere in gara e lei, sostenuta dalle sue compagne di squadra, si avvia sul tappeto, ma qualcosa va storto, la musica non va bene e Allegra si perde, si blocca, nonsa andare avanti. E qui succede qualcosa che accende gli spalti, che commuove gli spettatori e che trasforma una festosa giornata di sport in una lezione di vita: senza che gli adulti facessero neanche in tempo a pensare ad una soluzione, una compagna di Allegra si alza spontaneamente per andare ad aiutarla, le si mette a fianco e svolge il suo esercizio per permetterle di ritrovare il filo e di completare la sua routine seguendo il suo esempio.
L’applauso che ne consegue è di quelli che toccano il cuore e che non si possono dimenticare: la piccola Carola ha scritto insieme ad Allegra una delle pagine più belle della storia del C.G.P.A., una storia che parla di sport e di inclusione, di passione e di solidarietà.
Cara Allegra, domenica scorsa tu e le tue compagne non siete salite sul podio ufficiale perché non vi siete classificate tra le prime tre squadre per il punteggio che avete totalizzato, ma il trofeo che avete conquistato nella memoria di chi era presente alla gara ha ben altro valore ed è di quelli che non hanno prezzo.
E se di solito siamo abituati a raccontare i risultati agonistici che hanno sicuramente fatto del C.G.P.A. una delle più solide realtà della ginnastica artistica a livello toscano e non solo, oggi dobbiamo ringraziarti per averci ricordato che lo sport è davvero l’esperienza migliore che possiamo proporre ai nostri figli, se questi sono i risultati.