L'amico Claudio Bianchi, uomo emblema del Coni provinciale, di recente mi ha telefonato e mi ha detto: “E' sbocciato di nuovo il tuo Premio Valenti alla Sportività. Vedi l'articolo apparso su Elbareport che dice di Allegra 10 anni e Carola 8, piccole atlete del Centro ginnastica di Porto Azzurro. Hanno saputo dimostrare a tutti quale sia la vera essenza dello Sport, con la S maiuscola: amicizia, solidarietà, partecipazione e gioia”.
Ci vedevamo spesso con Claudio fino al 2012, anno in cui purtroppo finì l'esperienza provinciale del Premio Paolo Valenti alla sportività. Veniva realizzato in tutte le scuole da Livorno all'Elba ed è durato 22 anni rivolto alle scuole di tutti i livelli.
Lo avevo creato nel 1990, con la collaborazione di altri colleghi insegnanti e assegnava ogni anno riconoscimenti a chi viveva lo sport secondo i veri valori.
I vincitori erano segnalati dagli stessi studenti che individuavano anche i noti campioni autori di gesti di sportività. La prima edizione venne presentata alla media Giusti di Marina di Campo.
Le bimbe che mi ha segnalato Claudio, mi spingo a dire che hanno dimostrato che lo sport è innanzitutto amore. Amore per la bellezza dell'attività fisica, che dà gioia a corpo e mente, sentimenti da condividere con gli altri in amicizia.
Allegra e Carola hanno espresso tutto ciò e proporrò per loro un premio speciale.
Ricordiamo cosa è successo.
Allegra, una piccola ginnasta molto speciale, si è trovata in difficoltà in una gara tra squadre di ginnastica artistica, a Barberino di Mugello, ma la sua compagna di squadra, la più piccola, Carola, l'ha aiutata risolvendo la situazione tra gli applausi e la commozione di tutti.
Il Mugello del resto è campione di solidarietà dagli anni 60 del 1900, grazie alla scuola di Barbiana creata dal famoso e compianto Don Lorenzo Milani.
Ma torniamo ad Allegra.
Lei aveva preparato a lungo l'esercizio da compiere, ma all'avvio della sua prova l'accompagnamento musicale non ha funzionato bene. La bimba si è bloccata. Nessun problema. Carola l'ha raggiunta subito sul tappeto di gara e contro ogni regola si è messa a fare l'esercizio insieme all'amica che ha ritrovato sicurezza.
Tutto si è risolto tra gli applausi scroscianti e a qualcuno è scesa una lacrima. Carola ha voluto semplicemente che Allegra, la sua amica, facesse una bella figura.
Le due bambine hanno regalato al pubblico, in quei pochi minuti, grandi emozioni che solo un gesto di solidarietà così genuino può dare, gesto che esalta i valori dello sport, spesso dimenticati. I più pensano solo alla vittoria, alla competizione, dimenticando di dare rispetto e amicizia a tutti, anche all'avversario.
La squadra portazzurrina di queste due bimbe, non è salita sul podio dei vincitori, ma hanno vinto la gara più bella dell'amicizia, della bellezza dello stare insieme, con una gioia più forte delle medaglie.
Il risultato agonistico nello sport rimane importante: dimostra l'abilità di chi riesce ad emergere, ma c'è altro da premiare. E per favorire tali concetti creai il Premio alla Sportività nelle scuole, poi intitolato alla memoria di Paolo Valenti, noto giornalista Rai di 90° Minuto.
Mentre Carola e Allegra facevano quella bella esibizione sportiva d'amore, in quei giorni, in Turchia, si riusciva a svilire una manifestazione sportiva calcistica europea. Una finale tra Roma e una squadra olandese ha richiesto, per cercare di evitare scontri violenti tra i tifosi, l'intervento di 2600 poliziotti.
Tutto ciò non ha niente a che fare con lo sport.
E da qualche tempo nel calcio, ma ormai anche in altre discipline, tra allenatori, giocatori e addetti ai lavori, si usa chiedere agli atleti di tirar fuori la cattiveria nell'agonismo, per ottenere maggiori risultati. Assurdo usare tale termine. Quella brutta parola cozza con i valori dello sport. Una piccola cosa, ma di grande significato negativo.
Concludo il mio intervento, troppo lungo, con l'appello alle scuole elbane e quelle provinciali, alle associazioni, di riscoprire il Premio Valenti. Cosa impedisce di rilanciarlo? Carola e Allegra lo hanno già fatto rinascere, come ha detto Claudio Bianchi.
Un ultimo concetto: se le due bimbe hanno saputo esprimersi in quel modo stupendo, è merito dei loro insegnanti, delle famiglie, delle allenatrici Silvia e Alessia Auditore, Maria Cristina Zecchini e Martina Impallaria, della società sportiva retta da Moira Demuro. Potrebbero rilanciare loro il Premio Valenti alla Sportività, d'intesa con le associazioni sportive, con le scuole di Porto Azzurro e gli altri plessi elbani. Tutti aderirono nel 1990.
Stefano Bramanti