Aldo Allori, il noto e plurititolato atleta elbano, che dalle prime ed eroiche Marcianelle ha poi inanellato una serie infinita di titoli italiani nella corsa in montagna, campestre e su pista, era andato in Inghilterra a trovare sua figlia che lavora all’università e a Dartford, la città dell’Essex che ha dato i natali a Mick Jagger e Keith Richards e ai Rolling Stones che ancora rotolano sui palchi di tutto il mondo, e nei suoi giri alla scoperta della città si è trovato di fronte a qualcosa di imperdibile: la Dartford parkrun, una corsa di 5.400 metri che attraversa due ponti e un magnifico parco e che si tiene ogni sabato al Central Park di Dartford, gratuita, organizzata da volontari ma che è diventata un’istituzione dell’atletismo inglese e internazionale, visto che da tutto il mondo ogni settimana arriva chi vuole battere i record delle diverse categorie.
Per Aldo era l’ennesima sfida non poteva che provarci e anche questa volta ha centrato l’obiettivo: il 18 giugno ha partecipato alla 323esima Dartford parkrun e si è classificato 15esimo assoluto, con il miglior tempo di sempre - 22:15 - della manifestazione nella categoria VM70-74, entrando così nell’albo d’onore della Dartford parkrun e ricevendo le meravigliate e entusiastiche congratulazioni dei runners britannici per l’Italiano venuto a battere il record dall’Isola d’Elba.
Per Aldo Allori è l’ennesima soddisfazione di un anno che lo ha visto vincere il campionato toscano FIDAL Master a Campi Bisenzio e la sua categoria nella corsa in montagna a Monteriggioni.
Aldo, che corre per il Gruppo Sportivo Parco Alpi Apuane, continua, come quando affrontava le prime trasferte con il Gruppo Sportivo Ontanelli d fondato dal compianto Piero Franceschini, ad alzarsi alle 4 di mattina per prendere il traghetto e dopo aver guidato a volte per ore, raggiunge il luogo della competizione dove riesce a battere i suoi pari categoria (e molti atleti molto più giovani) che non hanno dovuto certo fare una levataccia.
Anche Aldo è stupito della sua incredibile longevità sportiva: «Non pensavo di arrivare sopra i 70 anni e di correre come un ragazzo». E per questo dice di dover ringraziare due persone: «Claudio Mazzola che mi ha sempre seguito e incitato a continuare e quel professore delle Scuole Medie che mi dette solo 7 in ginnastica e al quale credo di aver dimostrato che valevo e valgo molto di più. Io lo sapevo, ma probabilmente era una questione di simpatia. Ma è quello mi ha dato prima lo stimolo per correre e poi per non smettere più e per conquistare traguardi che quel ragazzino delle medie marinesi non si sarebbe mai immaginato. Dopo aver battuto il record di categoria alla Dartford parkrun mi è venuto da cantare quella canzone di Antonello Venditti che fa: ”A volte penso che sia finita. Ma è proprio allora che comincia la salita, Che fantastica storia è la vita”».
E l’avventura infinita dell’atleta/pittore di Marciana Marina continua: il prossimo obiettivo è un’altra grande classica del Regno Unito. Aldo il 9 ottobre tornerà in Inghilterra per correre la mezza maratona di Londra e per stupire nuovamente i sudditi di sua Maestà la Regina, un’altra che non molla mai e che forse tiferà per l’indistruttibile elbano che batte record anche Oltremanica.