La Royal Parks Hal Marathon di Londra, giunta alla sua 15esima edizione, è ormai diventata una classica per i runners di mezzo mondo e si è trasformata in un grande festival dello sport, del fitness e del cibo che si estende in tre Parchi nel cuore di Londra: Hyde Park, Green Park e ST. James Park, con un percorso suggestivo, immerso nel verde di aree verdi curatissime e che sfiora i più celebri monumenti della capitale britannica: Royal Albert Hall, Buckingam Palace, il Parlamento, Tragalgar Square, Welinghton Arch, Kensington Palace. Una mezza maratona plastic free, dove anche le t-shirts della gara sono in materiali riciclati e gli scarti del cibo del grande food village di Hyde Park vengono compostati.
L’atleta elbano Aldo Allori, è ormai conosciuto nell’ambiente del podismo britannico per aver battuto il 18 giugno scorso il record della categoria VM70-74 della Dartford parkrun, arrivando 15esimo assoluto ed entrando nell’albo d’onore della gara (gli articoli pubblicati dalla stampa elbana sull’impresa di Aldo sono stati tradotti in inglese, incorniciati e affissi nella Hall of Fame della Dartford parkrun) e non poteva perdersi l’occasione di partecipare alla prestigiosa Royal Parks Hal Marathon che è diventata la classica autunnale britannica della mezza maratona, una delle più grandi per numero di partecipanti e grazie alla quale la Royal Parks Foundation ha raccolto dal 2008 quasi 60 milioni di sterline per centinaia di associazioni ambientaliste, sportive e sociali.
Aldo si è trovato a partire da Hyde Park circondato da ben 16.000 partecipanti e ha corso in mezzo ad ali di folla che lo applaudivano sia per la sua non più tenera età di 71 anni, sia perché nel nome scritto sul pettorale di gara era ben evidente la sua origine italiana, qualcuno dei partecipanti e del pubblico lo ha anche riconosciuto come il recordman senior della Dartford parkrun. Ma gli applausi erano soprattutto per i suoi baffi bianchi che spiccavano in cima a quell’immenso serpentone umano, in mezzo ad atleti sudati e molto più giovani di lui. Alla fine Aldo è arrivato 492esimo assoluto al traguardo di Hyde Park e, come riassume l’inossidabile atleta elbano, «Ne ho lasciati più di 15.500 alle spalle, moltissimi dei quali molto più giovani di me».
E’ stata davvero una corsa emozionante nel cuore e nella storia di Londra e Aldo Allori racconta che, quando è entrato nell’ultimo chilometro è stato accolto dalle note e dalle parole di “We are the champions, my friends” dei Queens.
Aldo ha un unico rammarico: «Ho dovuto fermarmi tre minuti per un problema “idrico”, perdendo così circa 100 posizioni. Ma sono soddisfatto Ringrazio la mia famiglia se sono ancora qui. E come dice Vesco rossi, “Eh già. Sembrava la fine del mondo ma sono ancora qua. Di vuole abilità. Eh già”».
E Aldo, l’atleta pittore di Marciana Marina che non molla mai, non smette di guardare al futuro e, anche per questo ha rinunciato al pacco gara e ha optato per finanziare la piantumazione di un albero in un Parco britannico, un albero che porterà il suo nome e che renderà l’aria di Londra e del mondo un po’ più pulita.
Umberto Mazzantini