Aldo allori, l’Atleta pittore di Marciana Marina, ha colpito ancora in terra britannica e questa volta l’ha fatto vincendo domenica 8 ottobre a categoria over 70 in una delle corse più prestigiose d’Europa: la Royal Parks Half Marathon 2023 di Londra, una mezza maratona che ha visto la partecipazione di 16.000 atleti provenienti da tutto il mondo (il rivale più tosto di Aldo è stato un combattivo canadese).
Una mezza maratona che, spesso tra due ali di folla, ha percorso il cuore di Londra in una bella e inusuale giornata di sole ottobrina, lungo gli stupendi parchi della capitale del Regno Unito, mentre anche gli scoiattoli guardavano curiosi passare sotto gli alberi questi strani umani, di ogni colore e di ogni lingua, che correndo in calzoncini nel loro territorio.
Aldo ha portato sul podio della premiazione la bandiera con bianca e rossa con le tre api d’oro dell’Isola d’Elba e spiega: «Sono felice di questo. Volevo omaggiare l’Elba per la bellezza del suo mare, della natura e della sua storia affascinante che molte volte dimentichiamo. L’Elba non è fatta solo per mangiare o per gli aperitivi».
Allori ha vinto nonostante si fosse preparato sollo a settembre per questa mezza maratona così competitiva: «Sono stato fermo 40 giorni per un infortunio r ho dovuto accelerare la preparazione. Ma sono riuscito a far bene», Così bene che non solo ha dominato la categoria over ’70, ma con lo strepitoso tempo fatto avrebbe vinto anche la categoria over 65.
Come sempre la corsa e i risultati dell’elbano coi baffi che ha conquistato Londra hanno incuriosito molti spettatori e tanti partecipanti alla Royal Parks Half Marathon e uno di questi, un giovane runner, ha chiesto ammirato ad Aldo: «Come fai a viaggiare a questo ritmo?» e lui ha risposto citando una famosa canzone di un amico dell’Elba, Luca Carboni: «Ci vuole un fisico bestia per resistere agli urti della vita». Il ragazzo ha sorriso al vecchio campione isolano e gli ha detto: «Hai ragione!».
Aldo Allori non nasconde la sua soddisfazione per questo grande risultato che corona ulteriormente una lunghissima carriera sportiva piena di record e medaglie: «Mi sono sentito di andare più veloce, come una freccia, anche se ho i capelli d’argento. Senza la mia famiglia non riuscirei ad essere come sono. All’arrivo ad aspettarmi c’era il premio più bello: un cartello con la scritta “Forza Nonno”. Era di Ada, la mia nipotina».