Ha firmato la top five assoluta al 48. Trofeo Maremma, Andrea Volpi, nel week-end appena concluso.
Il pilota di Portoferraio, che tornava al volante della Skoda Fabia R5 Evo della AutoSole 2.0 dopo cinque mesi sosta, è ripartito da lì, da un soddisfacente quinto posto, per affrontare la stagione, soprattutto in vista dell’imminente impegno “casalingo” all’Isola d’Elba tra dieci giorni.
Volpi, portacolori della Proracing, ha sfruttato la competizione di Follonica, seconda prova della Coppa Rally di settima zona, per avviare la collaborazione con il nuovo copilota Alberto Mei e cercando soprattutto di riprendere gli equilibri necessari per trarre il massimo della soddisfazione alla guida della vettura boema.
Quella di Volpi e Mei è stata una gara in progressione, disputata soprattutto come ideale allenamento per il Rallye Elba. La sfida era partita dalla nona posizione iniziale, con un testacoda sofferto durante la prima prova, per poi prendere prova dopo prova maggior confidenza, anche per togliersi la classica “ruggine” della pausa invernale, senza quindi considerare il riscontro cronometrico ma cercando soprattutto di ascoltare le sensazioni e lavorare sul set-up oltre che al lavorare per il feeling da trovare con il nuovo copilota.
INTERVENTO DI ANDREA VOLPI: “Non è stato un esordio stagionale per nulla facile. La concorrenza era tanta e qualificata ed io ero fermo da cinque mesi. Abbiamo voluto correre a Follonica soprattutto per riprendere in mano tutti i meccanismi e avviare bene la collaborazione con il mio nuovo copilota proprio in vista dell’appuntamento di casa che abbiamo all’Elba tra dieci giorni. Abbiamo guardato soprattutto a “sentire” la Fabia che non ai riscontri cronometrici, un testacoda inziale ci ha rallentati ma abbiamo comunque lavorato per raccogliere quante più informazioni possibili per riavere in mano al meglio possibile la Fabia”.
Andrea Volpi e Alberto Mei saranno dunque al via della prima prova dell’International Rally Cup dal 25 al 27 aprile, il 57° Rallye Elba, con base a Portoferraio e caratterizzato da un percorso che guarda alla tradizione, quindi particolarmente ostico da affrontare, anche contro avversari di alto profilo annunciati in gara.