Anche la competizione tricolore di regolarità ha espresso numeri importanti e grande agonismo sulle strade elbane.
Capoliveri (Isola d'Elba-Livorno), 29 settembre 2024 – Non solo rally, all’isola d’Elba in questo week end, ma anche “regolarita”. Pure in questo caso “tricolore”.
Infatti, al fianco del rallye valido per i campionati europeo e italiano di auto storiche, la competizione aveva anche il “Graffiti”, per quella che era la settima prova del Campionato Italiano Rally di Regolarità, che seguendo il trend del rallye ha mostrato segni di grande evoluzione in termini numerici, con 36 equipaggi al via. Un dato decisamente tra i più alti in ambito nazionale e un dato che ha confermato anche e soprattutto la grande stima dei concorrenti verso l’isola e la sua competizione.
Due giorni di gara e 133 rilevamenti in totale hanno caratterizzato la sfida nelle due categorie previste, con la vittoria nella categoria “60” (media di percorrenza a 60 km/h) da parte di Fabio e Paolo Verdona, con la Peugeot 205 GTI per i colori della celebre Scuderia del Grifone di Genova. Per loro un totale di 236 penalità, con al secondo posto Giorgio Shon e Francesco Gianmarino sulla Lancia Delta 4wd della Scuderia Milano Autostoriche, a 260 penalità. Ha completato il podio la Porsche 911 di Alberto Beretta e Massimo Liverani, anche loro della Scuderia meneghina, con 307 penalità.
Nella categoria “50” (media di percorrenza a 50 km/h) si è parlato al femminile, con il successo andato ad Antonella Monza e Susanna Nicolini, Porsche 911 T Coupè, per i colori della Scuderia Milano Autostoriche. Per loro 253 penalità e secondo sono giunti i toscani Andrea Tattini e Andrea Topi, con la loro Lancia Fulvia HF 1300 della Scuderia Falesia, con 316 penalità. Al terzo posto finale figurano Fabrizio Rossi e Marco Frascaroli con la Lancia Beta Montecarlo, portacolori della Scuderia del Grifone, con 334 penalità. In questa categoria si è registrato il ritiro di un “top”, il blasonato equipaggio Gandino-Merenda, con la loro Fiat Ritmo 130 Abarth, fermati da problemi alla frizione e sicuramente emozionante è la storia dell’equipaggio ungherese Hamor-Nagy, arrivati dall’Ungheria via strada con la loro Honda Civic, prima volta per loro di visita in Italia.
Alessandro Bugelli