Mi è capitato di vedere una mostra nell’ospedale, luogo dove tutti pensiamo, speriamo e sogniamo. Chi potrebbe avere una personalità complessa e allo stesso tempo semplice più del dott. Luigi Ciompi?
Lo conosciamo come nostro chirurgo a Portoferraio ma fuori dell’ospedale possiamo meglio capire che è un meticoloso osservatore dell’uomo, della natura e quindi dell’arte.
Opera nel corpo e nello spirito con acutezza d’ingegno. La sua intuizione genera un processo creativo e una ricerca costante, talvolta ostinata come nel gioco storico di Napoleone basato sul gioco dell’oca. Ecco che Ciompi diventa uno dei primi ricercatori di giochi napoleonici tanto da realizzarne uno lui stesso.
Il suo parte addirittura dal Piccolo Corso alla scuola di Brienne per arrivare, oltre la morte, alla traslazione del corpo dell’Imperatore Aux Invalides in una successione di caselle nelle quali sono in gioco 26 marescialli di Napoleone, la sua famiglia e vari eventi.
Tutto questo esercito di uomini graduati viene a costituire la mostra dove ogni personaggio diventa un quadro incorniciato, con didascalie in italiano e francese. Il tutto creato con gusto decorativo, con corone di alloro appositamente realizzate da lui.
Era un evento da non perdere e credo che la mostra che si è conclusa in questi giorni all’ospedale di Portoferraio dovrebbe rimanere in permanenza in un luogo dedicato alle memorie napoleoniche ad eternare la nostra Isola, non dimenticando che, con la sua storia, Napoleone rimane il “cavalo da corsa” per il nostro sviluppo turistico e che Ciompi è un notevole cavaliere dell’arte e della storia.
Italo Bolano
Nelle foto:
- Un momento dell’inaugurazione della mostra all’Ospedale di Portoferraio
- Il dott. Luigi Ciompi