Sono una turista che viene all’Elba da molti anni e che trascorre prevalentemente le proprie vacanze nel capoluogo isolano. Vorrei esporre il mio sdegno nel vedere ogni anno, l’incuria e lo stato di abbandono di Portoferraio, dato che nessuna amministrazione, né passata né presente, capisce l’importanza del patrimonio storico-culturale che amministra e che lascia andare in rovina, auspicherei con questa lettera, nel buon senso dei suoi abitanti affinché si ribellino verso questi amministratori incapaci ed insensibili all’arte e alla cultura, di fronte al degrado che è purtroppo sotto gli occhi di tutti, specie di noi turisti.
Assisto impotente ogni anno, alle manifestazioni di scarsissimo valore culturale, ad una città preda di piccoli teppistelli, strimpellatori di musica assordante ad ogni angolo delle vie senza un minimo regolamento, “bevitorie” e “salsicciate” giornaliere. Le celebrazioni napoleoniche mi sembrano colossali carnevalate in maschera, ostentate persino sui traghetti, senza nessuna omogeneità storica: un’accozzaglia di eventi del passato ma soprattutto del presente che mal si sposano con la celebrazione storica del bicentenario.
Più ridicolo, è il festeggiamento il 15 agosto, del compleanno di un morto, nella circostanza, Napoleone. Tale data non viene ricordata neppure nel suo paese natale. Chi leggerà il mio intervento, provi a chiedersi se nella vita quotidiana festeggia ancora il compleanno di chi non c’è più e se quindi non è stupido festeggiarlo a Portoferraio, visto che Napoleone viene ricordato per la sua morte avvenuta il 5 maggio 1815, così come voleva Demidoff. Se proprio si vogliono fare dei fuochi pirotecnici per ricordare Napoleone, che vengano fatti di maggio e lasciate il Ferragosto come comanda il calendario.
Non ho memoria di festeggiamenti di compleanni di personaggi storici ormai deceduti, semmai si festeggerà un evento legato al personaggio, non certo la sua nascita. Chiedo, non è ridicolo questo festeggiamento portoferraiese visto che anche Demidoff, storicamente nel suo lascito, aveva ben indicato cosa fare? Sicuramente non c’è scritto di celebrare il compleanno ma di fare ogni anno una messa in suffragio!
Anche a Porto Azzurro (calendario eventi 2014) si festeggia il compleanno di Napoleone, ma il 14 agosto. Mi chiedo sconcertata quale sciocco personaggio con scarsa cultura ( in questo caso sbaglia pure la data!) accomuni le due amministrazioni.
Si pensi invece al tenore qualitativo di eventi in altri paesi d’Italia, come ad esempio Torre del Lago, dove Puccini è l’icona del festival Pucciniano, di certo non si festeggia il compleanno, ma la sua persona, la sua arte, le sue opere.
All’Elba c’era Pietri, Portoferraio ne ha dedicato una piazza con monumento in memoria, ma non c’è nessun comune elbano che si sia degnato di crearci un festival dell’operetta, ma si è pensato, per quanto pregevole, a creare un’ associazione e un Festival internazionale di musica. A Torre del lago esiste la Fondazione del festival Pucciniano che organizza eventi di noto spessore culturale.
Pensate alle manifestazioni in costume sparse nella nostra penisola e che richiamano centinaia di turisti l’anno, cosa che invece non è mai accaduto a Portoferraio, perché non ha mai creato, a mio giudizio, qualcosa di proprio.
Gli stessi amministratori ignoranti non hanno mai studiato la storia del proprio paese cercando di organizzarci su qualcosa o di riprendere già quelle che si faceva all’epoca dei Lorena e dei Medici. Napoleone è stato anche colpevole di cancellare in un sol colpo eventi radicati nella cultura isolana perché pensava solo a fare balli in costume, come adesso del resto, per pochi selezionati, personaggi di corte…
La conoscenza e la cultura storica di un territorio si riflette nella cura e nella gestione del patrimonio architettonico. Chi viene dal continente capisce e si rammarica di come i portoferraiesi non ne comprendano il valore visto che nessun museo al mondo è gestito e tenuto con la stessa incuria di quelli gestiti a Portoferraio: nei musei d’Europa si assiste al tripudio di verde e fiori e ci si aspetterebbe di trovare altrettanto a Villa Mulini e a Villa San Martino, ma invece si preferisce pagare due-tre custodi a sala che stanno a chiacchierare e non sanno neppure le lingue straniere, invece di due bravi giardinieri.
Il teatro dei Vigilanti è ogni anno peggio: velluti strappati e sudicissimi. Il bel verde acqua di sedie, poltroncine e parapetti sono luridi, marroni. In nessun teatro del mondo, viaggiando molto, ho assistito a tanto lerciume ma sicuramente mi verrà risposto da qualche amministratore, che non è vero, che esagero, che è quello il colore naturale, che è solo un gioco di riflessi.
Maria Grazia Puccini