Nei libri degli ospiti, ormai dal 1964 tante pile, si parla naturalmente sempre di Italo Bolano e del suo affascinante Open Air di San Martino.
Molte sono le frasi commoventi, ma qui ci piace riportare una pagina scritta da Cristina Cucca, che ha sempre seguito, con la sua “Lisola” il nostro artista, infaticabile creatore di opere e di emozioni.
A proposito delle sue immagini … “ Italo, le pennellate, i colori, tutto sembra uscire fuori dall'inquadratura con una forza impressionante. … c'è tutto l'universo interiore di Italo, la sua anima inquieta e mai paga di conoscenza e il suo interrogarsi sull'inafferrabile. Opere molto potenti e drammatiche.
Più ci penso e più mi convinco che l'Elba non abbia capito niente di Italo perché se fosse riuscita a cogliere nella sua Arte anche solo un barlume della sua genialità espressiva, della sua capacità di interiorizzare i significati, le profondità e le sfumature dell'essere isola e di sintetizzarle in una poesia di colori possente, lacerante e spirituale al tempo stesso, gli avrebbe eretto ponti d'oro.
Insieme a Manrico Murzi, Italo Bolano è l'ultima nobile espressione di una generazione di giganti tra intellettuali e artisti elbani che a cavallo tra l'Ottocento e il Novecento ha fatto del viaggio attraverso lo scibile umano la sua ragione di vita affermando la superiorità dell'Italia in fatto di Cultura e Sapere.”.
Meno male che Italo Bolano, avendo speso gran parte della sua vita nella sua Isola, ha imparato a pazientare e ad avere una sua filosofia nel giudicare le cose d'insieme nel suo quotidiano.
Le prossime mostre di Italo Bolano sono tutte esposizioni personali.
Una sarà a Torino, per celebrare il poeta Mario Luzi, suo amico e ispiratore e ancora una a Torino dal titolo “Dal Calvario alla Sindone”: circa 30 opere, anche di dimensioni notevoli, nelle quali l'artista ritrova sé stesso nel dolore del Cristo-uomo.
La mostra si terrà in una chiesa, in concomitanza all'ostensione della Sacra Sindone.
A Portoferraio vorrebbe esporre questa serie di sacre rappresentazioni il venerdì Santo, poi esporrà in estate i suoi 4 cicli pittorici: del Cristo, di Napoleone, di Mario Luzi e della sua “Donna-Isola”.
In occasione del premio Raffaello Brignetti, nel quale sarà ricordato Mario Luzi, vorrebbe esporre gli storici acquerelli titolati e firmati dallo stesso Poeta.
Italo Bolano più che il successo ha sempre cercato di essere un uomo vero e onesto nell'arte e nella vita, come diceva il suo stimato prof. Alfonso Preziosi, “ procede con la modestia che gli è propria”.
Ha indagato ogni settore dell'arte ed è stato uno studioso del Rinascimento.
Oggi il successo può essere molto pericoloso per un artista, spesso è “politico” e “stereotipato”.
Sta per uscire un documentario sul personaggio “Bolano e Portoferraio” a cura di Franco Carena.
Nella prossima estete saranno pubblicati due nuovi volumi dei quali uno edito dalla casa editrice Skirà che illustrerà la sua arte esistenziale.
Nella foto Italo Bolano alla mostra di Igor Mitoraj a Pisa