Il numero di Primavera offre ai lettori numerosi episodi inediti di storia dell’Elba e racconta le vicende di personaggi che hanno dato lustro alla nostra isola in terre lontane.
E’ il caso dei Bertés, i titolari del grande negozio di abbigliamento che impreziosiva il centro di Portoferraio, approdati all’Elba intorno al 1850 al seguito del principe Demidoff e protagonisti di imprese memorabili in Estremo Oriente, ma anche dei Burelli, emigrati in Sud America dove si sono affermati nel campo commerciale ed hanno percorso straordinarie carriere fino alla candidatura per la Presidenza del Venezuela.
I redazionali sono di Marcello D’Arco e di Julio Castro, discendente dell’antica progenie che dalla Padulella varcò l’Oceano per stabilirsi a ridosso della Cordigliera delle Ande.
Seguono gli articoli di Marisa Sardi sulla diffusione del nome di Caterina, di Gloria Peria sullo scultore Corrado Feroci e di Silvestre Ferruzzi sul significato del toponimo Fetovaia.
Lo sapevate che nel 1944 due aerei americani si schiantarono sul Monte Capanne? La ricerca sul terreno e negli archivi militari è stata svolta da Gianpiero Vaccaro che ha rivenuto documenti, reperti e testimonianze sulla tragica fine di due giovanissimi piloti statunitensi durante un volo di ricognizione sull’isola.
La storia del piroscafo Elbano Gasperi è poi raccontata da Giancarlo Molinari, Umberto Gentini commenta una carta dell’Elba del XV secolo, mentre Francesco Cimmino Gibellini si sofferma sull’infanzia di Victor Hugo a Portoferraio.
“Lo Scoglio” fresco di stampa ospita poi un’intervista ad Ernesto Somigli sulla valenza europea delle Terme di San Giovanni che quest’anno celebrano il Cinquantenario della fondazione.
“Chi ha paura del Comune Unico?” è il titolo dell’editoriale firmato da Giovanni Fratini, che analizza gli aspetti economici e giuridici della semplificazione amministrativa, oggi al centro di un animato dibattito.
La copertina riproduce una pergamena che appare come la più antica carta dell’Elba, l’inserto centrale è dedicato ad un’incisione del Santuario di Santa Caterina del 1814, nell’ultima di copertina ecco un acquerello inedito delle Fortezze Medicee, datato 1913.