La spiaggia di Patresi oggi si è riempita di centinaia di disegni fatti da ragazzi da zero a novantanove anni. Questa presentazione è il risultato di due giorni di attività aperta a tutti: si è svolto un laboratorio grafico-pittorico presso il belvedere, localizzato nella baia di Patresi. L’idea era suggerita dal luogo stesso, gli strumenti utilizzati ricavati dal canneto del Gioviale di Patresi: come pennini le canne del fosso e l’inchiostro preparato con il mallo di noce. Il motivo d’ispirazione in questo posto speciale e magico è la natura del luogo stesso, fatto di contrasti di luce, colore e suoni. Ognuno dei tanti partecipanti ha intagliato e preparato uno strumento per interpretare le proprie emozioni. I risultati sono piaciuti a tutti i bagnanti e ai frequentatori della spiaggia. Uno dei commenti dipinti è stato: “Onde del mare che vanno e vengono come i miei pensieri! ...Mi piace questa atmosfera.”. Il laboratorio era organizzato dalla nuova Associazione “Amici di Patresi e Colle d’Orano”. Gianni Stefanon e Eva Lipartiti, due soci ( docenti di Pittura e di Grafica all’ Accademia di Belle Arti di Firenze) con la loro esperienza hanno realizzato il laboratorio libero e gratuito. Come tutte le attività proposte dagli “Amici di Patresi e Colle d’Orano”, i soci hanno lavorato volontariamente.
Due settimane fa si è svolto un laboratorio video. Durante due giornate consecutive, dieci bambini e quattordici ragazzi hanno realizzato con un’altro socio, il videogiornalista tedesco Hans Zimmermann, due filmati: una produzione completa, dall’idea, alla ripresa e infine al montaggio. In una serata molto bella accolta nel giardino del presidente dell’Associazione “Amici di Patresi e Colle d’Orano”, Pietrino Berti, settanta spettatori tra cui il sindaco di Marciana Anna Bulgaresi, hanno apprezzato il lavoro degli autori. Per il mese di agosto sono previste altre attività di vario genere organizzate dell’Associazione “Amici di Patresi e Colle d’Orano”. Speriamo che la prossima volta la spiaggia si riempirà di nuovo.
(Articolo e fotografia di Luca Stefanon)