Dal 3 al 12 agosto a far da scenario alla mostra di pittura L'etrusca Arzenissa e il senone Bren di Pietro Archis sarà il Lavatoio pubblico di Rio nell’Elba. L'inaugurazione della mostra si svolgerà venerdì 3 agosto alle ore 18.30. Nei giorni successivi l'orario di apertura al pubblico sarà dalle ore 19.00 alle ore 22.00.
Le origini di queste opere in mostra è lo stesso Pietro Archis a spiegarle:
“Sono sempre stato attratto da racconti e leggende tramandate da infinite ricostruzioni popolari. In questo contesto ha luogo la mia personale illustrazione dell'incontro della figlia di un fabbro etrusco (Arzenissa) con un condottiero della Gallia Cisalpina. Un racconto immaginifico ma supportato da Grandinetti Marchiori, nota scrittrice di storia che risiedeva a Desenzano del Garda e che nel 1981 ebbi l'onore di conoscere in occasione della presentazione del suo libro Zenissa e il Bren".
Pietro Archis nato a Tisoi di Belluno il 5 marzo del 1951, risiede a S.Giacomo di Laives (Bz). Dal 1971 espone in numerose mostre personali e collettive in Italia e all'estero. Ha conseguito nel 1970 il diploma di Maestro d'Arte all'Istituto d'Arte di Ortisei in Val Gardena (Bolzano) e nel 1973 il diploma di Magistero d'Arte a Firenze. Nel 1980 viene segnalato da Carlo Munari nel Catalogo Mondadori dell' Arte Italiana (quattro pagine a lui dedicate). Dal 1976 ha fatto parte con Massimo Rao e Florio Veccelio del gruppo G76. Nel 1993 fonda dell'Associazione Coordinamento Arte “La Goccia” di Laives (Bz) della quale fino al 2006 è il Direttore Artistico. Nel 1992 crea il Premio Internazionale di Pittura “Citta’ di Laives” e fino al 2006 ne è il curatore, come di moltissimi altri eventi culturali tra i quali il “Percorso Ricognitivo nelle Scultura Altoatesina”. Nel 2001 viene nominato Accademico di Merito dell' Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” di Perugia. Dal 2005 al 2009 è stato prima Presidente e poi Direttore Artistico dell' Associazione Arte-Cultura Casa della Pesa di Bolzano. Dal 2012 è il curatore degli eventi atistici e culturali per conto dell’Accademia Dialetti Visivi - Holos di Bolzano.