Ci toccherà leggerlo il libro del 'burdél' Missiroli, vincitore della 43esima edizione del Brignetti; a occhio, il premiato “Atti osceni in luogo privato” (Feltrinelli) del giovane riminese (d'origine) classe '81 dovrebbe infatti essere scritto con almeno parte dell'arguzia e della simpatia che è riuscita ad elargire sabato sera davanti al folto pubblico delaugeriano e alla - meno compassata di quel che sembra - giuria letteraria.
L'ha spuntata, è vero, al fotofinish sul veterano Starnone e non sapremo mai l' opinione dei 7 su 42 dei giurati-lettori popolari ma non ci sembra che abbia rubato niente.
Sia il patron Brandani che il prof. Barsotti ci hanno però fatto sapere che dal prossimo anno si cambia: rosa più ampia dei potenziali lettori-giudici popolari, dalla quale sorteggiare il pattuito numero di votanti. Un'altra gradita novità, come quella di dedicare in ogni edizione del premio una menzione ad un'opera di autore elbano, in questo frangente al recente “la fatica della politica” di Danilo Alessi.
Tornando al Brignetti, forse per l'audio un po' rimbombante nella bella cornice del chiostro non si sono colte appieno le motivazioni premiali della giuria, mentre sono stati più chiari e condivisibili gli spunti forniti dalle domande dei giurati e del pubblico e soprattutto le risposte dell'autore.
Innanzitutto il titolo (scelto dallo stesso Missiroli): l'osceno va inteso letteralmente, come ciò che è fuori scena, privato, privatissimo; la frustrazione di chi ventenne ha dovuto aspettare cinque anni di più della media dei propri coetanei per assaporare i piaceri della carne (quelli artigianali non fanno testo, anche se nel testo appaiono).
Cinque anni di 'uomo con dentro una donna' (il suo desiderio) elaborati di getto in una polluzione di 21 giorni, quelli serviti appunto ad iniziare e completare il libro (poi, certo, riequilibrato su indicazione dei bravi editor).
Al centro c'è comunque il corpo quale strumento per la scoperta di sé, della identità unica e irripetibile. Niente a che vedere con lo pseudo glamour – bdsm dai nodi allentati delle sfumature grigio commerciale, per fortuna.
45 mila copie vendute ad oggi (un sentito grazie ai librai è venuto dal saggio Missiroli che sa bene il ruolo di questa particolare categoria nel far viaggiare o meno un libro), per un romanzo di formazione ambientato nella Parigi sartriana dei secondi anni '70 con un percorso di liberazione che si snoda fino all'alba del nuovo millennio.
CR