Magnetic Festival, ambientato nella Miniera del Ginevro a Capoliveri ha inaugurato la sua prima edizione con un grande successo: Rigoletto è una delle opere che tutti gli appassionati di lirica hanno visto almeno una volta nella vita, ma per i circa cinquecento spettatori, la rappresentazione andata in scena la sera di giovedì scorso è stata un'occasione davvero speciale, un componimento lirico così complesso rappresentato un modo ineccepibile sotto la volta stellata del Parco Minerario. Sul podio, a dirigere l'Orchestra Filarmonica delle Terre Verdiane il Maestro Stefano Giaroli, la regia era affidata ad Artemio
Cabassi che ha optato per un'ambientazione del dramma cupa, dove il potere era visibile in pochi ma molto azzeccati elementi decorativi e la vita di Rigoletto si muoveva in angoli di strada grigi, immersi in una luce fioca che, grazie alle quinte di roccia ferrosa, ha reso evidente il pathos lirico ottocentesco. Il Direttore d'Orchestra ha lasciato che gli strumenti si mostrassero nella loro evidenza, così, se gli archi disegnavano la loro linea melodica portante, i fiati punteggiavano i passaggi del dramma in un gioco di parti tutto scoperto. Ne risultavano alcuni punti particolarmente intensi come il rapimento di Gilda, dove l'orchestra ha mantenuto una tensione mirabile per tutto il tessuto orchestrale. Il Coro dell’Opera di Parma, diretto dal Maestro Emiliano Esposito, ha ben lavorato sui toni più cupi della partitura. Il baritono Marzio Giossi ha interpretato un Rigoletto struggente, dalla forte presenza scenica, sempre con voce sostenuta. Ne è risultato un protagonista capace di calamitare sempre l'attenzione su di sé. Gilda è stata interpretata da un'ottima soprano Scilla Cristiano, intensa nell'intonazione, figura scenica fragile e per questo ancora più apprezzata nei suoi potenti assoli. Diego Cavazzin è stato un Duca eccellente a infiammare il pubblico con i suoi acuti squillanti e spavaldi, e non meno apprezzati e applauditi sono stati gli altri protagonisti: Mattia Denti, Claudia Marchi, Elena Rapita, Luca Gallo, Lorenzo Malagola Barbieri, Romano Parmigiani ed
Elena Salvato.
Una grande prova realizzata dalla Compagnia Fantasia in Re, che ha affrontato la messa in scena di un'opera complessa ambientata, per l'occasione del Festival, in una location unica e impegnativa, ma come ha detto il Maestro Giaroli “la scommessa fatta dall'Associazione MaggyArt, nel portare la lirica di Rigoletto all'aperto in un sito minerario, è stata vinta alla grande”.
Il Magnetic Festival è proseguito venerdì 10 luglio con la musica barocca suonata dal Giardino d'Amore Baroque Orchestra, sabato sarà la volta delle bellissime Bond Quartet, domenica 12 luglio le luci di scena si accenderanno sui cantanti della Compagnia di Operette Alfafolies che, sulle musiche di Franz Lehar, interpreterà l'operetta La Vedova Allegra.
Laura Cavalieri M.