Nel dicembre del 1815 l’Uffizio Generale del Registro e Aziende Riunite in Firenze, chiede a Fantoni,commissario regio straordinario per l’Elba,una serie di notizie sullo stato,sulla situazione all’isola d’Elba delle contribuzioni indirette poiché sin dal primo gennaio 1816 deve essere in vigore nell’isola d’Elba la legislazione toscana del granducato che disciplini questa “branca della Regia Finanza”.
Lo informa che ha inviato il Sig Luigi Turicque Terzo Revisore del compartimento pisano “il quale in semplice linea provvisoria organizzi l’andamento del Registro,Bollo e Conservazione delle Ipoteche” all’Elba.
Fantoni risponde a quanto richiesto con lettera del 26 dicembre 1815:
“Al Sig. Galilei
Direttore Generale della Gabella dei Contratti e Aziende riunite
Piombino lì 26 dicembre 1815
Eccellenza
Mi fò un piacere rimettere all’E.V. le informazioni richiestemi con la preg.ma Sua dè 5 stante sull’attuale sistema della Gabella dei contratti carta bollata e conservazione d’ipoteche nell’isola dell’Elba.
Spiacemi di non averla soddisfatta prima d’ora ma la mia permanenza in questo luogo e la incostanza di dover raccogliere delle notizie nell’isola,con la contrarietà dei tempi spesso interrompe la comunicazione,me lo hanno impedito.
Tali informazioni si contengono nelle ingiunte carte alle quali va anche unita una lettera dal Ricevitore del Registro di Portoferraio indirizzata al Sig. Giovanni provvisoriamente incaricato in quel luogo di Polizia e di vigilanza governativa e da quest’ultimo a me rimessa ed io prego l’E.V. a fare attenzione al contenuto della medesima ed in special modo alla sollecita provvista di carta mancante per non ritardare l’attivazione dei nuovi Tribunali che a momenti devono ( ).
Io non saprei suggerirLe la rimozione degli attuali Impiegati o quali possano aver diritto alla considerazione dell’I. e R. Governo.
Prevedo altresì che possa incontrare ostacolo nella conservazione del Sig.re Cabanne Ricevitore a Longone atteso essere oriundo straniero e non naturalizzato toscano.
Rimettendo la decisione di tale articolo alla giustizia ed imparzialità dell’I. e R. Governo e dell’E.V. da cu principalmente dipendono gli Impiegati di questa Amministrazione mi limiterò a pregarla che qualora gli diano un tale uffizio ( ) voglia avere la bontà di avere presenti i Sig.ri Mario Antonio Calderini di Longone e Pietro Calderai di Portoferraio i quali mi prendo la libertà di raccomandare all’E.V.,assicurandola che sono ambedue persone oneste ,affezionate al Governo e capaci e per i servigi da loro prestati possono meritare di essere dal Governo ( ).
Ho l’onore
Tre Ricevitorie del Demanio e registra mento si trovano nell’Isola dell’Elba.
La prima è a Portoferraio a cui è unita la Conservazione delle Ipoteche
Quanto al registro si estende la sua giurisdizione sopra anche la popolazione di Rio ed avrà un Circondario di circa 6000 abitanti
Quanto alla conservazione delle ipoteche abbraccia l’intera isola.
La seconda è in Longone e comprende Capoliveri.
Questa avrà nel suo circondario circa 2000 abitanti.
La terza è in Marciana alta abbracciando la Marina,Poggio,S.Ilario e S. Piero e avrà nedl suo circondario circa 5000 abitanti.
L’Uffizio di Portoferraio è amministrato attualmente dal Sig. Pasquale Lambardi Giudice del Tribunale di prima istanza .La provvisione del Ricevitore di Portoferraio sarebbe di franchi mille dugento annui,ma il Sig. Lambardi predetto non l’ha percetta dal momento che entrò in quella amministrazione vale a dire dal sei settembre del cadente anno a tutt’oggi contentandosi del beneficio dell’otto per cento che appartiene a ciascun Ricevitore sul totale del rispettivo incasso.
L’Uffizio di Lungone è accorpato fin dal suo stabilimento che fu nel luglio del 1804,dal sig Giacomo capanne con la provvisione annua di franchi 600.
E quello di Marciana è occupato fin dal suo stabilimento dal Sig. Francesco Solimeno con l’annuo stipendio di franchi 900.
Il Sig Dr. Lambardi è nativo di Portoferraio è possidente uomo abile onesto.
Il Sig. Cabannes era soldato in Longone quando quel presidio era dominato dal Re di Napoli,terminato il suo arruolamento si ammogliò con una del Paese,quindi partì e ritornò in Longone allorchè i Francesi occuparono l’intera isola. Essendo rimasto vedovo da alcuni anni è stata poca degna di lode la sua vita domestica tenendo presso di sé una concubina da cui ha ottenuto due figli naturali.
Come impiegato peralrto non vi è cosa alcuna da rimproverarli.Esso ha a lungo domiciliato in quel luogo ma è arrivato straniero.
Il Sig. Solimeno appartiene ad una famiglia civile di Longone ,il suo genitore era ufficiale al servizio di Ferd. 4° Re di Napoli,ancor lui milita sotto la stessa bandiera e nei cambiamenti avvenuti nell’isola dopi il 1801 si ammogliò con una fanciulla di buona famiglia di Marciana ed ha al presente due figli viventi. Tutti questi ministri hanno in ogni tempo corrisposto alla fiducia accardatali dal Governo.
L’ultima ( ) dipenderà più precisamente dalla ( ) generale che dovranno fare dopi il 31 del mese cadente.
Gli Uffizi sopra indicati sono stati fin qui regolati da quella parte di Legislazione Francese che li riguardava e che va a cessare col presente anno.
La percezione dei diritti però fu cambiata dall’ex-Imperatore nell’ottobre del decorso anno 1814 avendo levato il decimo addizionale tanto sopra la carta che sopra i diritti e diminuiti d’un quarto tutti i diritti proporzionali. Ordinò parimente che tutte le ( ) che potessero verificarsi in appresso per morte tanto in linea ( ) che descendentale non fossero pagabili d’altro diritto che quello fisso d’un franco.
Il prodotto annuale dell’Uffizio compreso il prodotto della carta bollata, è stato dopo le ( ) antedette diminuzioni di circa 22 mila lire.
Si può calcolare non inferiore quello che sarà a produrre la tariffa annessa alla Legge dè dicembre 1814.
La Direzione Suprema nel cessato regime apparteneva al Direttore dei Demani.
L’ultimo direttore era un francese che partì con le truppe della sua nazione e ne ha fatte provvisoriamente le veci l’Intendente dell’Isola.
In ragione della popolazione dell’intera isola che non eccede in 12 in 13 mila abitanti ,un solo Uffizio potrebbe in avvenire essere sufficiente.
Potrebbe in tal caso stabilirsi l’unica direzione in Portoferraio, e riunirsi la rendita della carta bollata ,quella delle carte da gioco e la Conservazione delle Ipoteche.
Due inconvenienti per altro si affacciano a prima vista.
Non è presumibile che un solo Impiegato possa disimpegnare le varie ingerenze che vi sono annesse e convenendo darli almeno due aiuti ,nessun risparmio otterrebbe il R. Erario restando in sostanza il numero degli Impiegati eguale a quello presente.
D’altronde essendo state create modernamente due Potesterie una in Longone e l’altra in Marciana non sarebbe che sommamente incomodo e per gli abitanti e per i Censori di doversi di continuo trasferire alla Capitale dell’Isola che da Longone è distante sei miglia e da Marciana dodici miglia, di strada piuttosto cattiva.
Il miglior sistema pare che esiga la Conservazione delle tre Recivitorie ora esistenti nei luoghi medesimi,ove saranno i nuovi Tribunali.Potrebbe al più ( ) la separazione delle giurisdizioni giudiziarie e così assegnarsi alla Ricevitoria di Longone il territorio di Rio,staccandolo da quello di Portoferraio.
Quanto alla Conservazione d’Ipoteche un solo Uffizio può mantenersi sul sistema attuale.
Rispetto poi alla Direzione Superiore e Revisione delle suddette Ricevitorie sembra che debba quella rimettersi alla proposta amministrazione generale dell’Isola il di cui Capo va naturalmente ad assumere la suprema direzione di tutti i diversi rami che la compongono e al primo Ragioniere spetta l’ispezione e la sorveglianza”
(Affari generali del Commissario Straordinario dell’isola d’Elba dal 1° settembre 1815 al 16 marzo 1816).Filza 3.Carta 438.ASCP)
Non tarda ad arrivare la risposta di ringraziamento da parte del Galilei per le informazioni ricevute.
Così infatti scrive al Fantoni nel gennaio del 1816:
“Ill.mo Sig. Sig Pron. Colen.mo
Le osservazioni e notizie che VS Ill.ma si è compiaciuto inviarmi relative alla sistemazione da doversi all’Uffizio di Esazione da istituirsi nell’Isola dell’Elba unite a quelle per ( ) del R. Governo ho ricevuto dal Sig. Cantini espressamente costà spedito dal Governo medesimo,mi sono servite di traccia per dare le mie istruzioni al ministro incaricato di portarsi ivi per sistemare il nuovo uffizio sul piede degli altri già in attività nel Gran-Ducato.
Io le sono pertanto grato e metterò ancora a profitto tutto quel più che la cognizione locale da lei acquistata potrà suggerirle per il bene del Servizio.
Profitto di questo riscontro per confermarmi ossequiosamente.
Di VS Ill.ma
Dall’Uffizio Generale del Registro e Aziende Riunite
Firenze Li 18 gennaio 1816
Dev.mo Obbl.mo Serv.re
Alessandro Galilei “
(Idem come sopra)
Il carteggio sopra riportata è documento importante perché fa conoscere in dettaglio come erano amministrate e organizzate all’Elba le contribuzioni indirette durante la legislazione francese e nel periodo napoleonico e,poi, come saranno organizzate durante la restaurazione del dominio Asburgo Lorena.
Marcello Camici
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ASCP. Archivio storico comune Portoferraio