Si è chiuso ieri, giovedì 30 settembre, il premio nazionale di letteratura “Il Battello a Vapore 2015” indetto dalla Casa Editrice Piemme (Gruppo Mondadori) e destinato a promuovere, si legge nel bando di concorso, “una produzione italiana di qualità nell’ambito della letteratura per ragazzi, che stimoli il gusto per la lettura nell’età infantile e trasmetta valori umani, sociali e culturali fondamentali per lo sviluppo psicologico del bambino”. Il concorso ha raccolto opere inedite di narrativa italiana che sono state analizzate e valutate in una preselezione da cui sono usciti i cinque romanzi finalisti che ora passeranno al vaglio della Giuria chiamata a scegliere il vincitore. Premio: 1500 euro a titolo di anticipo sui diritti d’Autore e pubblicazione del romanzo.
Ne parliamo, dalle pagine di questo giornale, perché uno dei finalisti selezionati è Marco Marmeggi, residente a Capoliveri, docente di scuola secondaria presso l’Istituto Comprensivo di Porto Azzurro e istruttore di vela dell’associazione Diversamente Marinai. Ma soprattutto perché il manoscritto da lui presentato, Quando sarò grande, sarò un pirata, è un romanzo d’avventura e di mare che parla dell’Arcipelago Toscano, dell’Isola d’Elba e dell’Isola di Pianosa.
Una storia di bucanieri moderni, adolescenti sgangherati, di comandanti e commissari spietati e pronti a tutto, un racconto che consegna al lettore un pezzo degli orizzonti lontani che si vedono dalle scogliere dei mondi costieri in cui è ambientato. Un romanzo che intreccia in modo fantasioso cronache di piraterie navali (il saccheggio del Piroscafo Pulluce) alle rivolte nelle celle delle carceri, che possiede uno sviluppo narrativo spesso veloce e incalzante, che narra una storia ambientata ai giorni nostri. I protagonisti sono un ragazzino di nome Nicola, strano e un po' fuori di testa, suo nonno Fortunato e due bande di teppistelli intenti nella ricerca di un misterioso tesoro. Immersa in un'atmosfera noir, la storia si svolge sul mare. Le navi, le violenze dei fatti, le barche, le insenature, le sirene ed i vecchi edifici abbandonati sono il tessuto dentro al quale è ricamato il racconto. Un’avventura realistica e poetica che si insinua nelle piccole aperture del pensiero scientifico, lasciando spazio alle apparizioni del sacro.
Ci piace pensare che l’Elba letteraria passi i confini del Mar Tirreno, attraversi l’Italia e riesca ad affascinare i lettori di altri luoghi, terre e storie di vita. Commissari che, scegliendo l’opera di Marmeggi, hanno scelto nello stesso tempo di immergersi nel nostro mondo, nei nostri orizzonti, nel nostro mare.
La Giuria si riunirà il 23 ottobre 2015 ed esporrà il proprio verdetto. La premiazione avverrà invece nel mese di novembre.
Dunque si tratta di attendere e incrociare le dita.
In bocca al lupo.
E buon vento.