Nel settembre del 1815 Balbiani, intendente dell'Elba, scrive al conte Agostino Fantoni, commissario straordinario granducale per l'Elba:
"Ill,mo Sig.re Sig. Pron. Col.mo
Gl'Accademici del nuovo teatro di Portoferraio mi hanno fatto conoscere che desidererebbero di aprire il medesimo per il ventisei dicembre prossimo, a me hanno domandata l'opportuna autorizzazione.
Prego VS Ill.ma a compiacersi di darmi su di ciò i di Lei ordini al più presto possibile ,affinchè i Sig.ri Accademici abbiano il tempo sufficiente di procurarsi una compagnìa comica nel continente. Ho l'onore di ripetermi col maggiore rispetto.
Di VS Ill.ma
Portoferraio Lì 25 settembre 1815
Dev.mo Obb.mo Serv.re L'Intendente dell'isola Balbiani"
(Affari generali del commissario straordinario dell'isola d'Elba dal 1° settembre 1815 al 16 marzo 1816).Filza 3.Carta 353.ASCP)
A questa lettera così risponde Fantoni:
"All'Intendente dell'isola d'Elba Autorizzo VS Ill.ma a permettere nella prossima stagione l'apertura di codesto Teatro, colla ( ) che questa Licenza non può essere riguardata come una Sanzione di quel Corpo Morale. Le ingiungo anzi di farsi presentare e rimettere nelle mie mani senza dilazione le Leggi, Regolamenti e Capitali di questa Società, essendo io incaricato dall'I. e R. Governo di sottoporli alla Sovrana Approvazione.
Fantoni"
(idem come sopra)
Dopo aver così risposto all'intendente Balbiani, il Fantoni, dopo pochi giorni, nell'ottobre del 1815, scrive a Firenze al Presidente del Buon Governo dove esprime le sue perplessità sul "Corpo Morale" dell'Accademia dei Fortunati in quanto non si è presentato al nuovo governo né si è sottoposto alla "Sovrana Approvazione":
"Al Presidente del Buon Governo
Lì 27 ottobre 1815
Nel tempo che l'ex-Imperatore Napoleone governava l'isola d'Elba fu costruito ed eretto in Portoferraio un nuovo Teatro formato da alcuni Accademici che si denominarono =I Fortunati = Ora questi Accademici desiderando di aprire nel prossimo Carnevale il loro Teatro con una Compagnia Comica di Strioni ma ne domandano il permesso non solo col mezzo del Sig. Intendente di quell'isola,quanto ancora con l'intercessione del Sig. Comandante Fortini,il quale mi fa osservare che una simil domanda può essere esaudita,non solo alla veduta di accordare un onesto divertimento a quella popolazione, ma di procurare ancora un sollievo agli Uffiziali della Guarnigione in un Paese ove mancano tutte le risorse della Società.In quanto a me non avrei difficoltà di accordare il domandato permesso, perché fatta attenzione al disposto della vegliante. Notificazione dè 26 ottobre 1814 sul Regolamento dei Teatri, osservo che l'art. X rilascia alla facoltà del Commissario Regio l'accordare la permissione di aprire il Teatro due volte l'anno compreso il Carnevale. Ma questa permissione o Licenza potrà essere riguardata,accordandola, come una Sanzione di quel Corpo Morale di cui l'attual Governo non conosce neppure l'istituzione che ignora le Leggi per cui ha vita, che non ha riconosciuto né ha sottoposto all'opportuna Sovrana Approvazione i Regolamenti, i Capitali, le Convenzioni di questa qualunque siasi società? Nello stato di perplessità in cui mi trovo a questo proposito prima di accordare o denegare il domandato permesso sarei a pregare VS Ill.ma di comunicarmi le sue istruzioni facendoli osservare che qualora nella sua saviezza. Ella giudichi che non vi possa essere inconveniente alcuno nell'aderire alle istanze di questi Accademici senza preventivamente conoscere i Regolamenti per impetrare la Sanzione Sovrana converrebbe che si degnasse farmi conoscere con sollecitudine li suo sentimento affinchè nella favorevole ipotesi,possano avere il tempo sufficiente per procurarsi una Compagnia Comica sul continente"
(Idem come sopra)
Le perplessità di Fantoni vengono dissipate nel dicembre del 1815 dalla Presidenza del Buon Governo che così scrive all'Intendente dell'Elba:
"All'Intendente dell'isola d' Elba
Ill.mo Sig.Sig.re Pron.Colend.mo
Resta VS Ill.ma autorizzata a permettere nella prossima Stagione di Carnevale lì apertura di codesto Teatro, colla ( ) che questa Licenza non può essere riguardata come una Sanzione di quel Corpo Morale. Ed in questo proposito avrà la bontà di mettersi a portata d'istruzioni delle Leggi e Regolamenti e Capitali di questa Società onde io possa sottoporgli alla Sovrana approvazione.
Ho l'onore di essere con perfetta e distinta stima
Di VS Ill.ma Dalla Presidenza del Buon Governo
Lì 2 dicembre 1815
Dev.mo Obb.mo Serv.re Bruni"
(idem come sopra)
Grazie all'intervento del conte Agostino Fantoni, commissario regio straordinario, l'Accademia dei Fortunati, non fu chiusa ma potè sopravvivere e continuare la propria attività insieme al suo teatro che ancora oggi è presente a Portoferraio . Nonostante non avesse adempiuto agli obblighi di legge previsti dal nuovo governo granducale succeduto a quello di Napoleone, l'Accademia dei Fortunati è autorizzata a permettere l'apertura del teatro nella prossima stagione di carnevale senza che per questo "corpo morale" tale licenza possa far scattare alcuna sanzione per la mancata osservazione di leggi e regolamenti. La presidenza del buon governo concede tutto il tempo all'Accademia dei Fortunati di " mettersi a portata d'istruzioni delle Leggi e Regolamenti" affinchè possa essere sottoposta alla sovrana approvazione.
ASCP.Archivio storico comune Portoferraio