“Passioni” è il titolo dell’ultimo libro che ha scritto Gisella Catuogno e ieri pomeriggio alla Sala della Gran Guardia di Portoferraio è stato illustrato il personaggio descritto in questo bel romanzo storico.
Cristina Trivulzio principessa di Belgioioso, signora milanese che ha attraversato il Risorgimento Italiano sempre in prima linea, che ha contribuito anche con le proprie finanze al lungo percorso dell’indipendenza italica. Una intellettuale sempre curiosa di conoscenza, ma soprattutto una donna che ha in prima persona pagato la sua voglia di riscatto da un mondo sociale, che teneva le donne relegate a schemi fin troppo ben definiti.
E poi c’è il lato più femminile e orgoglioso della principessa che decide di lasciare il principe suo marito perché un po’ troppo farfallone, che riflette sulla condizione femminile del suo tempo, che lotta perché i suoi scritti rivoluzionari trovino spazio nella stampa maschilista e allora si firma con pseudonimi, ma non le basta e quindi arriverà a pubblicare il proprio giornale.
Donna che ha con l’esempio, sperimentato la scolarizzazione delle classi meno abienti sia per gli adulti che per i bambini che “venivano su così, consegnati alla sorte, come cuccioli, affidati ai campi e alla fatica con i denti da latte ancora in bocca” dice l’autrice, e che per aver voluto istruire i bambini dei suoi braccianti viene derisa e scansata proprio da quell’alta borghesia che fino a poco tempo prima faceva a gara per riceverla nei propri salotti.
Molta parte del romanzo è dedicata alla vita amorosa di Cristina, amori vissuti pienamente finché sono durati, e poi alle figure femminili che la vita le ha portato. Rapporti intensi e affetti sinceri, alcuni dei quali conclusisi solo con la fine della nostra eroina.
Questo libro è frutto di una ricerca durata anni. Ricerca lunga, faticosa e precisa nella disamina dei rapporti che la Belgioioso ha tenuto con i grandi della storia italiana, e non solo. Da Mazzini a Cavour, da Silvio Pellico a Franz Lizst a Gioacchino Rossini, un turbinio di persone-personaggi dei quali tutti ne abbiamo letto le gesta sui libri di scuola. Purtroppo al contrario di loro, Cristina di Belgioioso non ha avuto il meritato posto nelle medesime pagine, e con il romanzo di Gisella si cerca di ricollocarla nella giusta posizione.
L’evento è stato organizzato dall’Università del Tempo Libero, e hanno contribuito oltre all’autrice Gisella Catuogno, Mario Ferrari sindaco di Portoferraio, Cinzia Salomoni Siano, Giorgio Barsotti e Maristella Giulianetti.