Dopo aver appreso dalla stampa che al castello è terminata la prima fase dei lavori atta a porre in sicurezza il monumento e fermarne il degrado,sono salito in cima al Volterraio per andare a vedere un simbolo significativo della storia dell'isola.
Il castello è chiuso e ciò che si può osservare è l'esterno.
Come portavoce del gruppo "Salviamo il Volterraio" esprimo soddisfazione e ringrazio sinceramente la proprietà che,con molto ritardo, provvede a fare quello che avrebbe dovuto compiere da molto tempo.
Soldi pubblici sono stati impiegati per eseguire questi lavori.
Non siamo d'accordo se qualcuno affermasse che sono stati spesi male adducendo che altre e più importanti sono le priorità e le urgenze.
Tali lavori infatti hanno non solo una grande valenza culturale( memoria storica) ma anche economica in quanto il recupero,la valorizzazione dei beni culturali e la loro fruizione rappresenta potente richiamo e stimolo per l'attività turistica e,per l'Elba, può divenire via per destagionalizzare il turismo.
Sono salito su in cima passando per il sentiero di sempre.
Nell'ultima parte,quella che sale dalla chiesetta(oratorio?) di San Leonardo,la segnaletica per terra è migliorata ma andrebbe fatto ancora di più.
Arrivato lassù non esiste alcun pannello per informare sugli aspetti storici,naturalistici,geologici,panoramici ecc del luogo.
Ciò forse verrà fatto in futuro ma già sin da adesso qualcosa si sarebbe potuto e dovuto fare.
Non essendo esperto né competente in restauro non posso dire se i lavori sono stati eseguiti a regola d'arte.
Come chiunque ho personali cànoni estetici per definire ciò che è bello o brutto e, in base a questi,esprimo opinioni.
Ebbene,se esteticamente buono mi appare il restauro della parte superiore della muraglia (quella che guarda verso Portoferraio),restauro che è stato eseguito con pietra simile a quella ivi presente da secoli(vedi foto),non altrettanto esteticamente gradevole mi appare l'ingresso al castello dove calcina è stata usata in grande abbondanza, (vedi foto d'insieme e particolare della scalinata) e dove un ponticello di legno fa accedere all'entrata.
Non ho visto carte e mappe -le originali del castello - e ho sempre immaginato che ci fosse un ponte levatoio.
Non è legato ad immaginazione lo stato di degrado in cui si trova la chiesetta(oratorio?) di San Leonardo a metà strada per giungere al castello,inevitabile incontro sul cammino.
Ho trovato aperto il cancello e sono entrato dentro.
Il passato sembra rivivere con la presenza di una forza devastatrice che ha appena eseguito l'opera.
Si tratta di una struttura costruita con due archi a cupola e quattro nicchie laterali,due per lato: sfondata è la parete dove si trovava la nicchia centrale che guarda verso ovest.
Il tetto è completamente punteggiato,"picchettato" come da furia di uno scalpello che ha voluto togliere qualcosa(vedi foto).
In una parte del tetto è presente una profonda crèpa(vedi foto)
Nelle nicchie laterali sono ancora appena visibili tracce di affresco(vedi foto).
Marcello Camici
Portavoce del gruppo "Salviamo il Volterraio"