L'ALBA DELL'UNITA' D'ITALIA ALL'ELBA (1859-1860)
Il nuovo governatore civile e militare dell'Elba, Lorenzo Fineschi, che con decreto del 29 aprile 1859 il governo provvisorio toscano ha nominato alla carica di governatore civile e militare dell'Elba in sostituzione di Facdoulle, il 1° maggio 1859 scrive al Governo Provvisorio Toscano dicendo di aver assunto il comando del governo civile e militare e che è partita dall'Elba la seconda divisione del primo battaglione di fanteria:
"Al Governo Provvisorio di Toscana
1° Maggio 1859
Sono giunto ieri 30 Aprile in Portoferraio col mezzo del Vapore il Giglio.
Ho trovato in letto malato il Sig.re Colonnello Facdoulle che non può mettersi in viaggio e resta.
Il Dr. Giuseppe Bandi era stato scarcerato, ed è partito per Livorno con 31 Volontari sopra un legno espressamente noleggiato.
Il Vapore il Giglio è partito questa mattina con la 2° Divisione del 1° Battaglione di Fanteria.
Ho assunto il Comando del Governo Civile e Militare di questa Isola.
Il Governatore Fineschi"
(Affari generali del Governo dell'Elba 1859-1860.Doc 101-260. Carta 174.Archivio storico comune Portoferraio)
Sempre nello stesso giorno il neo governatore dell'Elba scrive al comandante in capo dell'esercito toscano, generale Ulloa, avvisandolo dello stato precario in cui resta la difesa della piazzaforte di Portoferraio:
"A Sua Eccellenza il Sig. Generale Ulloa Comandante in Capo dell'Esercito Toscano
1° Maggio 1859
Prevengo l'E.V. di aver assunto questa mattina il Comando del Governo Civile e Militare dell'Isola d'Elba.
Ho trovato a letto malato il Sig.re Colonnello Facdoulle che resta non potendosi mettere in viaggio a sentimento medico.
Col Vapore il Giglio è partito questa mattina per Livorno la 2° Divisione del 1° Battaglione di Fanteria. Domani 2 Maggio partirà egualmente la 1° Divisione del 4° Battaglione.
E il 3 Maggio l'altra divisione.
Non resta nella Piazza che il solo effettivo di 115 Artiglieri, facendo rispettosamente osservare non essere
bastanti a supplire a tutti i servizi di Guardia dei Forti essendovi anche un Bagno di Cento Forzati da osservare.
Il Governatore Fineschi"
Il governo provvisorio toscano si prepara alla guerra contro l'Austria a fianco degli eserciti alleati di re Vittorio Emanuele II e Napoleone III, imperatore dei francesi e, per tale scòpo, richiama le truppe presenti sul territorio toscano.
L'importanza di questi documenti è legata al fatto che dimostrano come l'Elba contribuisca alla seconda guerra d'indipendenza italiana fino a tal punto da rimanere sguarnita di truppe.
Infine due righe del governatore mettono in evidenza la figura del dr. Giuseppe Bandi, noto garibaldino, che, dopo essere stato incarcerato per la sua adesione alla causa nazionale dell'indipendenza, ora, con le mutate condizioni politiche è stato scarcerato e con 31 volontari elbani va a combattere.
Marcello Camici