È fresca la nascita dell’Associazione Elbabook, che sull’isola di appartenenza vuole consolidare ed espandere l’impegno culturale dello scorso anno. Da martedì 26 a venerdì 29 luglio il borgo di Rio nell’Elba accoglierà in ogni sua piazza e scorcio i venticinque editori che presenteranno i loro cataloghi.
«Da luogo per il luogo resta la filosofia del festival – dichiara il presidente Andrea Lunghi – cioè le risorse del territorio tornano al territorio stesso. Lo scopo è far prendere accrescere culturalmente l’Isola intera, partendo dalla tradizione dell’entroterra, dalla storia mineraria. Turismo slow e turismo che sceglie con coscienza sono la formula della rete che stiamo instaurando tra il Comune di Rio nell’Elba e le realtà imprenditoriali elbane». Non è un caso che, a sostegno della neonata Associazione e dell’arricchimento del palinsesto, ci siano brand come Acqua dell’Elba – main sponsor – che produce profumi ed essenze, Dampaì e Locman, sempre sotto l’egida dell’amministrazione comunale.
«Condividiamo con Elbabook – aggiunge Fabio Murzi di Acqua dell’Elba – l’esigenza e l’opportunità di difendere e veicolare l’ingegno e la creatività elbana, di cui siamo attivi sostenitori e interpreti grazie al quotidiano lavoro artigianale, portato avanti nei nostri laboratori».
A Lorenzo Claris Appiani, il giovane avvocato morto lo scorso anno nella sparatoria al Palazzo di Giustizia di Milano, è intitolato il premio alla traduzione letteraria che Elbabook assegnerà nei giorni della manifestazione. La famiglia Appiani, storicamente legata al territorio elbano, si fa dunque promotrice di un evento che, evidenziando l’importanza della parola come mezzo di comunicazione fra popoli diversi, intende sottolineare il valore della cultura come fonte di dialogo e barriera contro la violenza.
Il comitato tecnico-scientifico del Premio "Appiani", aperto quest’anno a opere tradotte in italiano dalla lingua araba, pubblicate tra il primo gennaio 2013 e il 30 aprile 2016, è presieduto da Lucinda Spera, docente di Letteratura italiana all’Università per Stranieri di Siena, affiancata dai colleghi Liana Tronci e Akeel Almarai. La presenza di Unistrasi, che ancora una volta conferma il suo sodalizio a Elbabook, è garanzia di qualità e competenza nella valutazione dell’italiano nel rapporto con le altre lingue, essendo l’ateneo senese in prima linea nella diffusione della lingua e della cultura italiana nel mondo. Il rapporto tra lingua, libro e società è inoltre oggetto di una delle tavole rotonde in programma, dedicata a editoria e nuove cittadinanze, specie per il supporto alla comprensione dell’altro e all’integrazione che gli strumenti didattici possono offrire.